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| 22 gennaio 2016, 11:23

Diano Marina: le reazioni post mancato scioglimento per mafia. Surace: "Quattro anni durissimi", le opposizioni: "Contenti, ma Chiappori deve andare a casa"

L'Amministratore Unico di Gm: "Sono stati quattro anni durissimi per me e per la mia famiglia, che difficilmente potrò dimenticare, ma oggi sono felice"

Diano Marina: le reazioni post mancato scioglimento per mafia. Surace: "Quattro anni durissimi", le opposizioni: "Contenti, ma Chiappori deve andare a casa"

"Sono stati quattro anni durissimi per me e per la mia famiglia, che difficilmente potrò dimenticare, ma oggi sono felice". E' il commento di Domenico Surace, Amministratore Unico di Gm, personaggio chiave delle indagini della DDA di Genova e della Commissione d'Accesso arrivata ad aprile a Diano Marina a indagare sulle possibili infiltrazioni da parte della 'ndrangheta in città.

Ieri è stata fatta chiarezza. La mafia a Diano Marina non c'è e lo stabilisce un decreto firmato dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Credo che sia stato un bene che ci siano state le indagini, ma forse sono partite non su fatti concreti, ma sulle dichiarazioni di certi personaggi che vogliono gettare discredito su di me e su altre persone perbene. Non abbiamo ancora capito come mai sia arrivata la Commissione d'Accesso, ma sono sollevato perché finalmente è stata fatta chiarezza. Spero che venga fatta anche per quanto riguarda l'altra vicenda, quella che mi vede indagato per voto di scambio 'light'. Sono in attesa dell'udienza preliminare di marzo, ma posso dire di essere sereno perché so come ho condotto la campagna elettorale del 2011".

L'ex Sindaco Angelo Basso è acerrimo nemico dell'attuale amministrazione e di Domenico Surace, ma oggi si dichiara contento per la città: "L'esito era scontato - dichiara - credo che però se ci sono state le indagini, qualcosa era stato percepito. Sono contento però che si sia chiusa la vicenda, perché di certo uno scioglimento per mafia non avrebbe fatto bene a Diano Marina. E' da sottolineare che nessuna delle forze politiche avevano auspicato lo scioglimento. Nessuna pressione è arrivata in questo senso. Ora non rimane che attendere l'esito della vicenda relativa al voto di scambio. Quella sì, può pesare, ma intanto da oggi partirà ufficialmente la campagna elettorale, ed è un bene perché così le forze si confronteranno sui programmi. Una mia eventuale ridiscesa in campo? Direi di no, sono però a disposizione di tutti per eventuali consigli".

Pippo Manduca, che ha da tempo preparato la lista "Diano Futura", ha detto: "Sarebbe stato terribile uno sciogliemento per mafia a Diano, e sono molto contento che non sia avvenuto. Ora parte la campagna elettorale e sono sicuro che Chiappori andrà a casa, perché infiltrazioni o meno rimane il fatto che in questi anni hanno amministrato malissimo. Noi abbiamo già pronta una lista. Con chi ci alleeremo? Vedremo, l'alleanza con il Pd è saltata perché loro pensano più al bene del proprio partito, mentre il nostro progetto è più incentrato sulle persone".

Un commento è arrivato anche dal Presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza: "Prendiamo atto della decisione del Ministro Alfano di non procedere allo scioglimento e commissariamento dell’Ente. Ora attendiamo di leggere (perché a questo punto devono essere pubblicate nell’interesse della collettività e della dovuta trasparenza) la Relazione della Questura con cui si chiedeva di procedere sul Comune di Diano Marina, la Relazione della Commissione d’Accesso e quella del Prefetto (nuovo prefetto rispetto a chi aveva avviato la pratica di Accesso)...Da parte nostra, come Casa della Legalità, si è documentato il contesto di Diano Marina sulla base di Atti e risultanze documentali, promuovendo le iniziative doverose e necessarie. Allo stesso modo si andrà avanti!".

Contattati alcuni esponenti del PD dianese, tra cui il segretario Federico Baio, hanno preferito posticipare i commenti a dopo la conferenza stampa, che si terrà oggi alle 12.30 presso il palazzo civico di Diano Marina. Baio ha quindi, adesso, affermato: "Siamo sollevati per il buon nome della città e soprattutto per i cittadini. Riteniamo grave anche il solo fatto che Diano Marina sia stata accostata a simili vicende, e sarebbe stato un colpo durissimo per tutti i cittadini. Allo stesso tempo, siamo consapevoli del vuoto politico che le ultime amministrazioni hanno portato nella nostra città e siamo quindi pronti per il confronto democratico. Stiamo costruendo un progetto politico serio, in modo tale che il buon nome di Diano non sia mai più nemmeno accostato a simili vicende. É più che mai urgente un cambio di passo, che porti forze fresche a risollevare questa cittadina, che da parecchi anni soffre di mancanza di buona amministrazione".

Francesco Li Noce e Stefania Orengo

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