Un nostro lettore, Flavio Cedolin, ci ha scritto per intervenire nella discussione su San Biagio della Cima:
“Sono costretto a scriverLe dopo le innumerevoli apostrofe lette sul suo quotidiano in merito alla situazione denunciata da uno scrittore anonimo concernente gli schiamazzi rumorosi occorsi in Piazza Mazzini in San Biagio della Cima. Preciso subito che quanto denunciato non rappresenta il vero, ed inoltre ero presente, unitamente al Sig. Sindaco di San Biagio della Cima, all'accesso ispettivo delle forze dell'Ordine del 2 luglio alle 11, i quali allargando sconsolatamente le braccia e dopo aver constatato 5 bambini di età compresa fra gli 8 e 10 anni girare in tondo in bicicletta per la piazza, hanno mestamente riferito ‘ci chiamano e siamo costretti ad intervenire’. Ora i carabinieri sono intervenuti, il Commissariato di PS pure, aspettiamo con ansia l'intervento della GdF ed il Corpo Forestale dello Stato per la completezza dei provvedimenti, visto inoltre che è stato menzionato anche l'ente Arpal per i rilievi fonometrici può dire al suo interlocutore che se volesse per la sicurezza dei luoghi di lavoro potrebbe intervenire lo scrivente in quanto ispettore ASL del servizio PSAL. Da 15 anni vivo a San Biagio, un paese tranquillo, i nativi un po' chiusi da buoni liguri, tuttavia vivibile; è ancora il paese che ti offre il senso di unione, di socializzazione e aggregazione di una volta; io sono nato a Sanremo nella Pigna, Piazza San Costanzo era il campo di calcio, via Tapoletti il circuito per le biciclette e le mamme sedute sui muretti addette al taglio e cuci per chiunque, qui come tanti ho ritrovato un passato utile alla crescita dei miei due figli. Sicuramente il paese detiene alcune criticità legate soprattutto a mio parere al randagismo di cani e gatti, e dei loro padroni, odori di deiezioni ed escrementi la fanno da padrone, San Biagio è ricordato come il paese delle rose io l'avrei nominato in altro modo, ma attenzione alla libertà di espressione e del gioco delle future generazioni, molti cittadini sono indignati da come lei direttore ha dato seguito alle denunce non verificando i fatti, se il signore anonimo che frequenta presumo da quest’anno il paese ha comprato casa in Piazza Mazzini oppure è in affitto, ovvero frequenta saltuariamente un'abitazione, è invitato a cambiare domicilio, ed inoltre è inutile che menzioni regolamenti Comunali o art. 659 del c.p. in quanto non sussiste il reato di disturbo”.