Sanremo: piazza Bresca e prezzi degli alcolici, il punto di vista di Luigi De Chicchis

"Leggo su un articolo di oggi la seguente frase: 'C’è poi il problema dei prezzi delle ‘bevute’, da tempo al centro delle polemiche tra alcuni gestori di bar. Ve ne sono alcuni, infatti, che praticano prezzi eccessivamente bassi che, oltre a creare concorrenza al limite dello ‘sleale’, portano molti giovani a bere molto con le conseguenze ben note. Addirittura girano voci, non confermate, della vendita di bottiglie di vodka a prezzi bassissimi (15 euro)'. 

Ora giusto per sottolineare un dettaglio che forse sfugge a troppi ormai.... una bottiglia di Vodka che costa al gestore magari 5 euro, rivenduta a 15 euro non è da ritenersi venduta a un prezzo 'basso', ma semmai va detto che in un bar o pub dove vengono serviti gli alcolici, non dovrebbe essere venduta la bottiglia intera! Altresì la politica a dir poco 'demenziale' dell'alzare i prezzi delle bevute per dissuadere i giovani dal bere troppo, altro non è che la palese dimostrazione di incapacità delle nostre amministrazioni a far rispettare le leggi e l'ordine, perchè se per evitare che la gente si ubriachi, qualche 'genio' ha ben pensato di aumentare lo standard dei prezzi quali un bicchiere di Vodka e Lemon da € 5,50  a magari che ne so... 15 euro, per far si che la gente non si ubriachi... mi viene spontaneo rispondere che quel locale potrebbe anche chiudere per quanto mi riguarda e allo stesso modo lo penserebbero molti turisti e clienti. 

Ci si preoccupi invece di localizzare i giovani o i meno giovani, che abusano dell'alcool in modo sconsiderato e si prendano i dovuti provvedimenti in modo esemplare, invece di rendere il commercio più ridicolo di quanto già si dimostri verso tutto il resto d'Europa. Abbiamo prezzi da folli, è impossibile arrivare a fine mese, una serata fuori di casa è diventata come una 'vacanza di lusso' per troppi italiani, quindi i Signori Commercianti, farebbero meglio a ponderare le cose e soprattutto i listini prezzi, ma non solo... piuttosto che preoccuparsi di colui che offre da bere a un prezzo più basso... si preoccupino di usare maggiormente criterio nella distribuzione di alcolici, ovvero... quando una persona è visibilmente in stato di alterazione alcolemica, si eviti di proseguire nella somministrazione di alcolici e dove necessario si richieda l'intervento delle forze dell'ordine, invece che premurarsi solo di fare cassa a prescindere dalle conseguenze. 

Per quanto riguarda invece la concorrenza 'sleale'... ebbene, riterrei molto più sleale il fatto che un collega si permetta di definire il prezzo di una bottiglia di vodka fissato in 15 euro 'troppo basso' e arrivi ad addurre motivazioni tanto banali per questa affermazione, quali quelle relative ai giovani che abusano dell'alcool, piuttosto che il prezzo in se stesso. Ci si ricordi che se un gruppo di giovani decide di bere in barba a tutte le regole vigenti e al buonsenso, non sarà certo Piazza Bresca con le bevute a 50 euro l'una che lo impedirà... perché partirebbero già da casa con le bottiglie in bagagliaio dell'auto, per bivaccare in gruppo bevendo come gli pare e piace, a quel punto mi domando... si andrebbe nei supermercati a chiedere di vendere ogni bottiglia a 200 euro? Credo che l'incapacità di gestire queste situazioni in modo coerente, abbia superato di gran lunga l'immaginabile!

Luigi De Chicchis".