Probabilmente più di un purista classico avrà da arricciare il naso: per loro il mondo della letteratura sarà sempre rappresentato dai tradizionali Alessandro Manzoni, Ippolito Nievo, Alberto Moravia, Italo Calvino con qualche indulgente concessione per l'autodidatta Francesco Biamonti. Per loro un romanzo che narra delle vicende di quelli che credono essere giovinastri che si dilettano, durante il loro tempo libero, a sporcare i muri delle nostre città agitando una bomboletta spray sarà sempre qualcosa di apologetico, di corrivo non degno di essere letto.
Se però si pensa che in fondo la missione della letteratura, in ogni tempo ed in ogni dove, è quella di narrare in versi od in prosa la realtà umana ed i suoi sentimenti, astraendola tramite l'immaginario verosimile, ci accorgiamo che il romanzo " Il Muro" dell'imperiese Marco Vallarino, edito da Alacran edizioni, ha l'indubbio merito di nobilitare, narrandola ed astraendola, la spray art praticata anche in Liguria da centinaia di giovani artisti che con le loro bombolette colorano i grigi muri delle desolate periferie delle nostre città, umanizzandole un poco. Questi giovani hanno pure il merito di narrare la realtà in modo assolutamente verista anche quando essa rappresenta per noi benpensanti un vero e prorpio pugno nello stomaco. La società e la politica, con ritardo colpevole, si sono accorte di questa nuova forma di arte popolare che in parte proletarizza le tecniche usate da Andy Warhol.
Troppi Assessori municipali sinora avevano trattato i giovani artisti della spray- art come volgari teppisti i cui passatempi collidevano con la sacrosanta necessità di considerare inviolabile il decoro urbano. Altri politici, più giovani d'età, invece hanno ritenuto giusto offrire a questi artisti spazi urbani degradati da riqualificare con la pittura. Altri amministratori, infine, hanno ritenuto meritevoli di un palcoscenico decoroso quegli scrittori che, come Marco Vallarino, cercano di raccontare dal loro baricentro questi giovani, troppo spesso per noi adulti indecifrabili. E' stato così che l'Assessore al Tempo Libero della Regione Liguria Gabriele Cascino ha ritenuto giusto offrire il palcoscenico della Sala Biblioteca del Consiglio Regionale all'imperiese Marco Vallarino ed alla sua ultima opera, il libro " Il Muro". Interverranno alla presentazione, oggi pomeriggio alle cinque e mezza, il giornalista del quotidiano genovese Il Secolo XIX, per cui scrive pure Vallarino, Renato Tortarolo ed il writer ligure Christiane Blef.
La trama del libro inizia con la storia di due ragazzi di Imperia che una mattina decidono di “ bigiare” la scuola. Si tratta di una coppia di liceali, Elena e Gianni. Elena all'inizio non è interessata a sapere nulla circa la spray- art ma al suo compagno Gianni importa fortemente conoscere l'autore, il writer, di una strana storia, feroce nel suo verismo,che ha notato alcuni giorni prima dipinta, anzi spruzzata, su un muro della periferia cittadina. La narrazione dipinta racconta gli ultimi attimi di vita di un ragazzo agonizzante nelle toilettes del privè di una discoteca a causa di un overdose di droga. Perchè narrare una vicenda così cruda e pazzesca? si chiede Gianni. E' ciò che intende chiedere al writer. Inizia così il romanzo di Vallarino.
"Credo che ai giovani scrittori della nostra terra, Vallarino ha 34 anni, bisogna concedere spazi perchè sono loro che ci aiuteranno a decifrare la complessa realtà d'oggi, perchè sono loro a possedere i nuovi linguaggi tanto in voga tra i loro coetanei. Perciò - ha detto Gabriele Cascino alla presentazione - come Assessore della Regione Liguria sono felicissimo presentare di questo libro dell'imperiese Vallarino". Dopo la presentazione nel Palazzo della Regione, il libro del giornalista imperiese sbarcherà nelle librerie con la speranza che possa riscuotere successo.
