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Imperia Golfo Dianese | 25 maggio 2011, 17:15

Imperia: vigile urbano 'punito', dura presa di posizione dei sindacati contro il Sindaco

"Le norme di legge e contrattuali prevedono che il dipendente che commette un’infrazione al codice di comportamento sia sottoposto a un procedimento disciplinare che ha una precisa procedura. Solo al termine del procedimento, se è il caso, l’amministrazione può disporre la relativa sanzione".

Imperia: vigile urbano 'punito', dura presa di posizione dei sindacati contro il Sindaco

"Le dichiarazioni che il Sindaco di Imperia ha rilasciato in questi giorni a giornali e televisioni locali sono gravissime e denotano scarsa o nessuna conoscenza dei fatti e, soprattutto delle regole che disciplinano il rapporto di lavoro pubblico. Le norme di legge e contrattuali prevedono che il dipendente che commette un’infrazione al codice di comportamento sia sottoposto a un procedimento disciplinare che ha una precisa procedura. Solo al termine del procedimento, se è il caso, l’amministrazione può disporre la relativa sanzione".

Lo scrivono i sindacati degli agenti di Polizia Municipale, in risposta al Sindaco di Imperia, Paolo Strescino, sul caso del vigile 'punito'. "In questo caso il procedimento disciplinare è in corso - proseguono - anzi è appena iniziato, pertanto nessuna punizione poteva e doveva essere inflitta. Quando il sindaco dice che “le punizioni sono frutto di provvedimenti disciplinari e implicitamente ammette che assegnare quell’agente davanti al Palazzo Comunale (anche in orari in cui lo stesso non era più aperto al pubblico) con quel turno “era” un provvedimento preventivo punitivo! Riteniamo che sia stata, in questo modo, calpestata la dignità personale di un lavoratore al solo scopo di dare un esempio a tutti i vigili, definiti, più volte, maleducati. Punisci uno per educarne cento…sono questi metodi che, forse andavano di moda parecchie decine d’anni fa ma che oggi non sono certo tollerabili. Per questo i sindacati sono insorti e, dopo l’assemblea di oggi, è chiaro che anche moltissimi lavoratori del Comune non accettano più questo tipo di comportamenti e ci sostengono. Non per difendere chi non fa il proprio lavoro, ma per chiedere il rispetto delle norme e delle leggi che regolano le procedure in materia di sanzioni disciplinari. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi ma solo dopo che sarà concluso tutto l’iter del procedimento disciplinare in corso e appurato definitivamente lo sbaglio, altrimenti sforiamo nel campo della azioni tese a procurare danni psicofisici ai lavoratori che subiscono quei provvedimenti 'anomali'. Un commento anche in merito alle ripetute dichiarazioni sul fatto che lo stato di agitazione fosse già stato deciso: un altro grave errore. Solo nell’assemblea di questa mattina, davanti ad oltre 120 tra agenti di polizia municipale e lavoratori del Comune di Imperia intervenuti per solidarietà con i colleghi, infatti, è stata decisa, all’unanimità la proclamazione ufficiale dello stato di agitazione dei vigili, con segnalazione al Prefetto e successiva calendarizzazione delle iniziative di protesta, già a partire dal prossimo mese di giugno. Nell’assemblea è stata anche votata la disdetta di tutti gli accordi sindacali vigenti, in particolare del Regolamento del Corpo di Polizia Municipale, del Regolamento per la Mobilità con tutte le specifiche che esso ha determinato nel tempo, di quello degli Uffici e dei Servizi (che risale al 2000). Non parliamo poi del fatto che questa amministrazione ormai da anni non investe più in materia di personale, e lascia settori strategici ed importantissimi con grandi vuoti d’organico e privi di risorse economiche (in primis la Polizia Municipale). Chiudiamo con un’altra nota dolente: il Comune di Imperia è uno dei pochi che, sistematicamente, chiude la discussione dei Fondi per la produttività ben oltre la chiusura dell’anno finanziario (2010 da chiudere e 2011 da costituire e discutere). E poi parliamo di “performance e valorizzazione delle risorse umane, incentivi, premialità?”

"Chiediamo all’amministrazione comunale - proseguono i sindacati -di rispettare le regole sulla correttezza delle relazioni sindacali e smettere con queste assurde affermazioni: il sindacato, tutto, unito, non difende i lavativi, difende la legalita’ piuttosto e imposta la propria azione solo e soltanto sul rispetto di norme e contratti! per questo l’atteggiamento di sfida adottato nei nostri confronti e’ da ritenere inaccettabile e chiediamo al prefetto il tentativo di conciliazione! Infine: L’affermazione che oggi ci sarebbe stata una riunione tra amministrazione comunale e sindacati è ancora una volta sbagliata: nella riunione del 20 maggio scorso, infatti, FP Cgil, Cisl FP e Uil FPL e RSU Aziendale hanno interrotto tutte le relazioni sindacali col Comune, pertanto era assolutamente da escludere un incontro sull’argomento. Per quanto riguarda, invece, l’accusa di difendere chi 'coi soldi pubblici non fa il suo lavoro'... a proposito di come vengono spesi i soldi pubblici, ci piacerebbe, per esempio, che venisse spiegato alla cittadinanza, che ha diritto di sapere, per quale motivo, anche quest’anno, è stato stipulato un contratto per oltre 20.000 euro con un professionista esterno per occuparsi di questioni ambientali e paesaggistiche; siamo sicuri che nessun altra delle professionalità già presenti all’interno del comune fosse all’altezza di occuparsene?"

Carlo Alessi

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