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Top News | 23 dicembre 2025, 20:10

Da Sport e Salute 344,4 mln, più soldi a Tennis, Equitazione, Volley e Nuoto

Da Sport e Salute 344,4 mln, più soldi a Tennis, Equitazione, Volley e Nuoto

ROMA (ITALPESS) - Più giovani e anziani sportivi, dalla scuola alla prevenzione della salute. Più sostenibilità, maggiore efficienza gestionale e risultati sempre più competitivi a livello internazionale. Uno sport capace di dare risposte concrete, tempestive e misurabili ai bisogni reali dei cittadini. Sono questi gli elementi alla base dell'assegnazione delle risorse agli organismi sportivi per il 2026, deliberata dal CdA di Sport e Salute in piena coerenza con gli indirizzi del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: un totale di 344,4 milioni di euro allo sport che crea valore e coinvolge le comunità.

 

E' il frutto di un percorso avviato nel 2022 insieme a Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, Gruppi Sportivi Civili e Militari ed Associazioni Benemerite: obiettivi ambiziosi, un vero cambio di paradigma in cui l'aumento delle persone che praticano attività fisica diventa il motore dello sviluppo dell'intero sistema. Protagonisti di questa crescita sono gli organismi sportivi che ogni giorno orientano le proprie azioni secondo i principi del merito, dell'inclusione e della sostenibilità economica e sociale. Una scelta chiara: orientare le risorse pubbliche verso chi genera valore. Le risorse destinate al sistema sportivo crescono grazie al meccanismo di autofinanziamento che dal 2019 ha già prodotto negli ultimi anni, nonostante il periodo di Covid, un incremento complessivo del 25%, pari a 569 milioni in più. Un modello virtuoso di economia circolare dello sport, in cui le risorse vengono reinvestite per garantire l'accesso alla pratica sportiva, in progetti ed eventi, generando un ritorno sociale in termini di salute, benessere e inclusione superiore a tre volte il valore iniziale.

 

Andando poi ad analizzare l'allocazione dei contributi per il 2026, il calcio rimane al primo posto (35,258 mln con un incremento dello 0,06%), seguito sul podio da nuoto (18,620 mln - +10,57%) e volley (17,864 mln - +4,59%). E poi, in ordine, a completare la top ten, tennis e padel (16,130 mln - +15%), atletica (14,929 mln - +0,27%), sport invernali (12,568 mln - +0,16%), basket (10,400 mln - + 0,16%), scherma (10,150 mln - +0,22%), ginnastica (10,096 mln - +0,14%), ciclismo (9,675 mln - + 0,27%). Seguendo l'elenco, incrementi significativi anche per sport del ghiaccio (12esimo posto con +9,99%), seguito da Vela e Rugby, entrambe con un +15%, stesso incremento per l'equitazione (16esimo posto). Al 20esimo posto la Fisr con +12,17%, mentre "perdono", ma possono recuperare i fondi attraverso un percorso di orientamento gestionale, Pentathlon e Motonautica (-20%), Badminton (-12,21%). Una crescita del sistema accelerata anche dalla sinergia con il Governo sugli investimenti infrastrutturali sportivi, focalizzata su periferie e sport di base.

 

Le risorse, oggi pari a circa 1 miliardo di euro, raggiungeranno 1,25 miliardi nel 2027 con l'obiettivo di ridurre i divari territoriali e riqualificare gli impianti. A valorizzare questo approccio è MaC - Modello algoritmico Contributi, la piattaforma digitale oggettiva e trasparente che, a partire dai dati forniti dagli Organismi Sportivi, misura le performance del sistema e premia chi investe di più nell'attività sportiva, aumenta il numero dei praticanti, ottiene risultati e utilizza in modo efficiente le risorse pubbliche. I numeri ne confermano l'efficacia: l'Italia è un Paese sempre più attivo e competitivo a livello internazionale, con oltre 640 mila persone in più che praticano sport organizzato rispetto agli anni precedenti, grazie a un sistema che ha scelto di adottare modelli gestionali sostenibili, responsabili e pienamente allineati ai pilastri ESG.

 

- foto ufficio stampa Sport e Salute -

(ITALPRESS).

Agenzia Italpress

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