E all'improvviso arrivò Vendrame. Nella tappa più bagnata probabilmente di questo Giro d'Italia il ciclista di Conegliano Veneto a Sappada è arrivato braccia al cielo dopo una fuga solitaria di 30 km.
Il passista che corre per la francese Decathlon AG2R La Mondiale (secondo hurrà dopo Paret-Peintre, O'Connor quarto in generale) faceva parte di un gruppo di 19 che poi si è via via assottigliato rimasto poi con i protagonisti delle tappe mosse di questa Corsa Rosa: Narvaez, Alaphilippe, Steinhauser, Pelayo Sanchez e Plapp (l'unico che non ha ancora vinto).
Scattato nella discesa della Sella Valcalda ha guadagnato un vantaggio superiore al minuto che ha difeso sul GPM di Cima Sappada e lungo il successivo tratto che portava al traguardo.
Un'impresa meritata per il 29enne che ha sofferto dopo Rapolano Terme a causa di una bronchite e che non vinceva proprio dal 2021 annata nel quale si aggiudicò la sua prima vittoria al Giro nella Siena-Bagno di Romagna. Un ciclista che a mio avviso forse avrebbe meritato di più a livello di palmares che sia mai che...Un po' come Velasco arrivato tardi però in uno dei team World Tour. E oggi, nella tappa di casa per il Joker (soprannome nato dopo un grave incidente, venne infatti investito da un'auto, 100 i punti sul volto del corridore appassionato della saga di Batman) sarà festa gigantesca.
Una curiosità: Vendrame ha partecipato 7 volte al Giro d'Italia, la prima volta nel 2018 arrivò 90esimo e lo scorso anno si è ritirato, ma dal 2019 al 2022 ha concluso in classifica 50esimo e 55esimo, due volte a testa. Ora è 47esimo ad una tappa tosta dalla fine. Con la vittoria di ieri ha recuperato 8 posizioni. Era 55esimo alla partenza di Mortegliano. Da giocarselo.
Con il gruppo che ha vivacchiato arrivando a quasi 16 minuti dal primo, da sottolineare il fair play per mister G Thomas. Caduto per un contatto fortuito con Tiberi, è stato aspettato dai big. Il rispetto per un grande campione. Oggi però per gli altri due gradini del podio e la restante top ten non si guarderà più in faccia a nessuno.
IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati:
Tappa 20, Alpago-Bassano del Grappa. 184 chilometri e 4200 metri di dislivello per questa ultima frazione di montagna prima della passerella finale di Roma. Una tappa che presenta la doppia scalata al Monte Grappa che dopo 20 giorni di gara si farà sicuramente sentire nelle gambe dei corridori. Ultima tappa che deciderà la classifica finale di questo Giro d'Italia.
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