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Economia | 28 ottobre 2020, 15:00

Effetto Covid-19: esplode il mercato dell’usato in Italia

Acquistare oggetti di seconda mano si è rivelata una delle strategie preferite per ridurre le uscite

Effetto Covid-19: esplode il mercato dell’usato in Italia

Il 2020 sarà indubbiamente ricordato come l’annus horribilis dell’economia mondiale del XXI secolo: PIL in picchiata in moltissimi paesi, consumi ai minimi storici, incertezza ed instabilità dei mercati; la pandemia ha inflitto danni incalcolabili alla nostra società, dal punto di vista umano, ma anche sotto quello economico. Gli introiti mancati per aziende e professionisti sono difficili da quantificare: sono numerosi i cittadini italiani che hanno subito danni economici ingenti a causa del virus Sars-CoV-2 e che sono stati costretti a rivedere i propri progetti e le proprie abitudini quotidiane.

A causa del clima di incertezza che caratterizza questo periodo storico, in tanti sono stati costretti a porre un freno alle spese superflue e risparmiare quanto possibile per far fronte alle difficoltà. Acquistare oggetti di seconda mano si è rivelata una delle strategie preferite per ridurre le uscite: sono moltissime le persone che comprano prodotti usati per dare un taglio netto alle spese senza privarsi di ciò di cui hanno bisogno.

Se infatti quasi tutti i settori hanno subito perdite considerevoli, lo stesso non si può dire del mercato dell’usato; ambito in forte crescita già da diversi anni, il 2020 ha fatto registrare alla second hand economy dei numeri da record, a prova di crisi. Oltre ad una questione puramente economica, l’interesse crescente per il mercato di seconda mano si può spiegare con una maggiore sensibilità del cittadino medio per le questioni ambientali: compare usato aiuta a ridurre lo spreco di risorse e consente di salvare un prodotto che andrebbe a finire in discarica.

Aumenta la richiesta di oggetti usati, ma anche l’offerta; in molti hanno approfittato dei giorni di lockdown forzato per occuparsi delle cosiddette “pulizie di primavera”, mettendo in ordine, svuotando gli armadi, le soffitte e le cantine, facendo una cernita di quello che occorre tenere e quello di cui si può tranquillamente fare a meno.

Ma a chi si rivolgono gli italiani per vendere e comprare oggetti di seconda mano? Molti scelgono di affidarsi a negozi specializzati: al giorno d’oggi esistono molte catene diffuse su tutto il territorio nazionale che si occupano di usato; nel caso di oggetti di pregio si tende, invece, a rivolgersi a negozi di antiquariato.

Sono sempre di più, d’altro canto, gli italiani che preferiscono fare da sé e che utilizzano i tanti portali online che mettono in contatto venditori e acquirenti; anche sui social networks (uno su tutti Facebook) si possono trovare molti gruppi per la compravendita di usato, che solitamente sono specializzati in ambiti (prima infanzia, elettronica, auto, etc.) e mettono in contatto persone che vivono nella stessa aree geografiche.

A rendere più semplice e sicuro il mercato online, contribuiscono anche alcuni strumenti: metodi di pagamento elettronici veloci e sicuri, spedizioni sempre più rapide sicure, tracciabili ed economiche. Il bello del mercato dell’usato è che possiamo proporre i nostri oggetti e cercare ciò che ci interessa sia in Italia che all’esterno; basterò masticare un minimo di inglese per poter fare affari in tutto il mondo. I motivi per comprare e vendere usato sono tanti: disfarsi del superfluo, avere oggetti unici ed introvabili e, soprattutto, risparmiare. Perché non cominciare?

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