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Attualità | 23 settembre 2020, 16:07

Ventimiglia: situazione alla 'Biancheri', il Consiglio di Istituto risponde al Comitato dei genitori

“Per ridimensionare la situazione – termina il Consiglio - che quindi ci rivolgiamo ai genitori, invitandoli a relazionarsi con gli noi, membri di quell'organo ufficiale, unico raccordo tra scuola e istituzioni".

Ventimiglia: situazione alla 'Biancheri', il Consiglio di Istituto risponde al Comitato dei genitori

I componenti del Consiglio d'Istituto del Circolo 1 ‘Biancheri’ di Ventimiglia, formato da Massimo Giordanengo, Giovanni Faedda, Laura Piccolo, Milena Raco, Gianfranco Massullo e Diego Marangon sottolineano che, in regime di emergenza sanitaria causata dal COVID, riguardo la sistemazione degli alunni e delle difficoltà riguardanti l'individuazione di aule e spazi sufficienti a tale scopo, in particolare nel plesso scolastico di via Roma, non corrispondere al vero che il Consiglio d'istituto non si sia adoperato in maniera adeguata nello svolgere quanto di sua competenza al fine della ricerca di soluzioni soddisfacenti a tale scopo.

“Insieme alla nuova Dirigente Scolastica (appena insediata) il Vicario e le fiduciarie – dicono dal Consiglio - ci siamo attivati per accertare le problematiche e avanzare suggerimenti e proposte risolutive al riguardo. Analoghe iniziative sono state intraprese anche con l'Amministrazione Comunale per sensibilizzare gli organi competenti preposti per giungere a una risoluzione ottimale del caso. Quesdto è avvenuto in almeno due incontri che hanno prodotto confronti con il Sindaco e l'Assessore Riolfo, a cui sono state esposte nel dettaglio le problematiche reali che ci sono all'interno degli edifici scolastici, ribadendo con forza la mancanza di spazi in Via Roma. Gli incontri non hanno portato l'esito sperato”.

Il ruolo e le funzioni che il Consiglio d'Istituto svolge all'interno dell'ambito scolastico non è purtroppo di rilievo decisionale: “In particolare – dicono - per quanto riguarda l'eventuale installazione di strutture, che tra l'altro occupano spazi destinati alla sicurezza ed alle quali siamo contrari, o dislocazione delle classi e similari. Ciò nonostante, consci della fiducia accordataci a suo tempo dai genitori, costante è l'impegno dei componenti e il tentativo di fare sentire una voce così importante all'interno degli organi scolastici, così come nel tempo sono stati soddisfacenti i rapporti instaurati con le istituzioni e i risultati in questi anni raggiunti. E' solo grazie a un confronto costante e di fiducia tra genitori e i suoi rappresentanti che è possibile portare a conoscenza di chi di dovere problematiche e criticità da risolvere, sempre nell'interesse e per il bene dei nostri figli alunni e studenti”.

“Ribadiamo con forza che il Consiglio d'Istituto, essendo l'unico organo collegiale, nel rispetto delle norme e delle regole vigenti ha il potere e la possibilità di entrare in determinate situazioni e problematiche scolastiche. Pur comprendendo le giustificate preoccupazioni dei genitori, non si può quindi condividere la modalità scelta da alcuni di essi sfociata nella nascita di un comitato spontaneo, che in nessun modo ha cercato un contatto e un confronto con il Consiglio stesso, anche a semplice titolo informativo e di scambio di note sulle iniziative che intendeva intraprendere. Iniziative che, esternate in maniera estemporanea e fuori dai canali ufficiali, non hanno raggiunto altro risultato se non quello di esacerbare ancor più gli animi e una situazione già critica di per sé, accentuando disagio, preoccupazione e malessere nelle famiglie e nei bambini e ragazzi in primis”.

“Per ridimensionare la situazione – termina il Consiglio - che quindi ci rivolgiamo ai genitori, invitandoli a relazionarsi con gli noi, membri di quell'organo ufficiale, unico raccordo tra scuola e istituzioni, che da sempre collabora in maniera propositiva, fattiva e costruttiva per individuare e trovare soluzioni alle problematiche scolastiche. Teniamo a precisare infine che questo organo non viene utilizzato per visibilità, battaglie personali e/o politiche, bensì solo ed esclusivamente per per cercare di ottenere determinate migliorie per il bene dei nostri ragazzi, sono loro il centro della scuola e così deve essere sempre”.

Redazione

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