Roberto Vecchioni protagonista a 'Cervo in blu… d’inchiostro' con il suo libro “La vita che si ama. Storie di felicità”

Nell'affollatissimo Oratorio di Santa Caterina e nella magica atmosfera creata dalle note della chitarra di Mauro Vero, Cervo ha accolto nuovamente, nel pomeriggio di domenica, il cantante, scrittore e professore Roberto Vecchioni per la presentazione del suo ultimo libro “La vita che si ama. Storie di felicità” (Einaudi). Lo splendido borgo medievale, enclave della cultura del Golfo dianese, è un esempio di sviluppo basato sulla rivalutazione del proprio patrimonio umano, economico, storico e culturale, capace di garantire un benessere ed un tasso di felicità tale da migliorare la qualità della vita e fronteggiare la tristezza determinata da periodi di profonda crisi come quello che oggi viviamo.

E’ proprio alla felicità che ha pensato Vecchioni in questo libro, una specie di autobiografia, una raccolta di brani scritti negli anni per i suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo. Un insieme di aneddoti, comici e drammatici, vissuti in famiglia e nella scuola, il ricordo di amori perduti e ritrovati, un tenero ricordo dedicato al padre con molti richiami letterari e alcuni testi delle sue canzoni. Un viaggio che indaga la bellezza e la difficoltà di essere padre, che intende infondere la felicità, non l’euforia passeggera, ma l’estrema fiducia nella vita, quella che si sente anche nei momenti di sofferenza e che spesso è offuscata dalla corsa al successo, al guadagno e che impedisce di vederla, di goderla. 

La cultura è ciò che da senso alla nostra vita, riesce a farci superare momenti bui, immersi nella lettura, conversando con glia amici e incontrando persone profonde, possiamo superare qualsiasi ostacolo uscendone più forti. La cultura è un ponte tra gli esseri umani, in grado di riconciliarli con le differenze e unendoli. Spirano oggi venti inquietanti e forse le pagine di un libro, quadri meravigliosi, voci di artisti e visite ai tanti edifici storici potranno riportare gli animi alla concordia. Vale la pena di provare e investire su ciò che riteniamo possibile creare e condividere: la bellezza! Forse non sarà un concetto per tutti poiché molti non riescono ad entrare in sintonia con essa, ed è per questo motivo che bisognerebbe educare i ragazzi ad essa. Oggi invece i giovani sono sempre più proiettati ad una preparazione mirata alla ricerca del lavoro e del successo che mina alla radice la loro potenziale felicità, una ricetta verso la gioia può essere quella di vivere sereni in famiglia godendo appieno delle qualità dei propri genitori.

Tutta la produzione artistica di Roberto Vecchioni è stata un’appassionata testimonianza di quanto succedeva nella società, il racconto del significato della vita, del dolore e della felicità, "la felicità si maschera da dolore, ma non è dolore!" Il prossimo appuntamento con la rassegna “Cervo in blu…d’inchiostro” è previsto per Sabato 27 gennaio 2018 alle ore 17 con Philippe Daverio.