Donatella Albano fra i venti senatori più presenti in Parlamento nella legislatura ormai conclusa: “E’ stato un grande impegno che spero di portare avanti ancora”

“E’ stato un grande impegno che spero di poter portare avanti ancora”. A dirlo è Donatella Albano senatrice del Partito Democratico, l’unica della Provincia di Imperia, che commenta così la legislatura ormai conclusa anche alla luce dei dati pubblicati relativamente alle presenze in Parlamento di deputati e senatori. 

Donatella Albano si trova fra i primi venti senatori, in termini di presenze, con una percentuale del 95,92 a cui si deve aggiungere il 2,05% delle ‘missioni’, attività svolte al di fuori del Parlamento. Il restante 2,03%: “Sono tre giorni di malattia che, se non ricordo male, ho fatto nel 2013” - spiega scherzando la senatrice Albano. 

Un impegno, quello parlamentare che a bilancio della legislatura, la senatrice Albano ricorda con piacere e che, sembrerebbe intenzionata a ripetere qualora ve ne fosse la possibilità: “Il 20 gennaio saranno pubblicate le liste - spiega - se ci sarò porterò avanti quanto fatto fino ad ora. E’ stato un impegno forte, ma che non mi ha affaticata se non a livello fisico, un’esperienza bella che ti dà l’opportunità di capire come funziona il meccanismo all’interno delle istituzioni, da fuori tutto sembra facile, ma non sempre è possibile fare tutto quel che si ha in mente perché ci sono delle norme e dei criteri da rispettare. In ogni caso è un impegno che spero di portare avanti in una prossima legislatura perché la prima da l’opportunità di imparare come funziona la macchina, ma la seconda consente di mettere a frutto tutto ciò che è stato seminato. Noi abbiamo libertà di mandato, avremmo potuto presenziare il minimo indispensabile per non farci togliere la diaria giornaliera, e poi starcene a casa.”

Qualche obiettivo non raggiunto e che avrebbe voluto portare a termine? “Ho presentato un disegno di legge per l’abolizione totale della pubblicità sul gioco d’azzardo - spiega Donatella Albano - era arrivato nelle commissioni di competenza per quel provvedimento, ma purtroppo si è arenato. La legge sulla pesca che poi non è stata discussa in aula o quella sul biologico e la dieta mediterranea, provvedimenti a cui abbiamo lavorato per due o tre anni e che non sono arrivati in aula per tempo, questa è l’amarezza che mi lascia in bocca la fine di questa legislatura, ma ci si può sempre riprovare la prossima volta.”