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Attualità | 05 agosto 2017, 13:17

Sanremo: cerimonia dei Consoli del Mare, le associazioni vogliono dare un segnale contro la decisione del Vescovo

Le associazioni non intendono disertare l’appuntamento con la Santa Messa ma parteciperanno senza mostrare alcun insegna, divisa o gonfalone.

Sanremo: cerimonia dei Consoli del Mare, le associazioni vogliono dare un segnale contro la decisione del Vescovo

C’è una presa di posizione per quanto riguarda la cerimonia dei consoli del mare di Sanremo. Le associazioni non intendono disertare l’appuntamento con la Santa Messa ma parteciperanno senza mostrare alcun insegna, divisa o gonfalone.

Come è ormai noto, l’investitura dei Consoli del Mare, quest’anno non si farà alla Madonna della Costa. Il Vescovo Antonio Suetta ha vietato l’uso del santuario per quella che è stata definita come una cerimonia laica.

Partendo da questo fatto oggi durante una riunione presso lo yacht club matuziano è emersa una grande spaccatura tra il mondo dell’associazionismo di Sanremo. Per diverse ore si è consumata una accesa discussione tra la Famija Sanremasca, i consoli del mare, l’associazione Marinai d’Italia, l’Associazione Nazionale Alpini e l’associazione dei volontari di Sanremo. La decisione assunta dal Vescovo ha fatto emergere diverse correnti di pensiero, ma una sola volontà, quella di dare un segnale. Presente anche il consigliere comunali Giovanna Negro, che fa parte della Famija Sanremasca.

L'intervista a Giovanna Negro




Le associazioni hanno espresso profonda amarezza nell’esser costrette a dover abbandonare il santuario che domina su Sanremo per spostarsi al Porto Vecchio, contestualmente alla Cerimonia dei Caduti in mare (14 agosto, 21.30 ndr). Tre le linee d’azione che sono state ipotizzate nel corso dell’incontro circa la partecipazione alla messa del giorno seguente (15 agosto), quando, secondo tradizione si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia di investitura dei due Consoli.



A lungo si è dibattuto sulla possibilità di disertare la Messa, oppure di recarsi ad un’altra funzione o invece partecipare,  ma senza nessun segno distintivo, dalle divise, alle medaglie fino ai gonfaloni. E’ prevalsa questa ultima linea di protesta. Alcuni rappresentanti tuttavia hanno espresso perplessità riguardo a questa decisione, preferendo disertare completamente l’appuntamento in Chiesa. La ‘protesta’ simbolica ma di grande impatto, sarà anticipata da una lettera di intenti e spiegazioni che nei prossimi giorni verrà recapitata al Vescovo.

La soluzione è stata accolta come sufficientemente significativa per esprimere dissenso nei confronti della decisione del Vescovo, senza mancare di rispetto. Inoltre in questo modo le associazioni ritengono di dimostrare la loro devozione alla Madonna della Costa.

La speranza delle associazioni è di riuscire ad intavolare un dialogo costruttivo in vista del prossimo anno. Il desiderio è quello di tornare a svolgere la cerimonia di investitura al Santuario matuziano.  

Stefano Michero

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