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Eventi | 21 luglio 2017, 17:29

Film Commission: Genova e la Liguria protagoniste di ben 12 cortometraggi made in Usa

Da Triora, con le sue leggende sulle streghe, ai rimorchiatori del porto, passando per il vino, l'incontro tra jazz-fusion e la musica d'opera nei vicoli di Genova, e gli artisti della "graffiti art".

Film Commission: Genova e la Liguria protagoniste di ben 12 cortometraggi made in Usa

Genova e la Liguria protagoniste di ben 12 cortometraggi made in Usa. Si tratta dei brevi film realizzati da altrettanti giovani registi in erba provenienti dallo Utah, che hanno partecipato al corso da filmaker organizzato dalla scuola estiva di cinema della University of Utah insieme alla Film Commission. Dunque aspiranti registi, ma non solo, che durante cinque settimane di lezioni teoriche e pratiche, svoltesi a Palazzo della Meridiana, hanno appreso tecniche e segreti per realizzare un vero e proprio cortometraggio, Guidati da Giuliana Marple e da Alysia Klein oltre ad Andrea Rocco, che come ogni anno, ha tenuto in classe le prime lezioni teoriche, spiegando la storia del capoluogo e della regione.

“Noi forniamo loro ogni genere di supporto e servizio, dalla logistica all’orientamento, ai professionisti locali –spiega Rocco di Film Commission- mentre per la parte didattica hanno il proprio docente americano. Si tratta di un corso intensivo che va dalla stesura del copione alla ripresa fino al  montaggio. Partecipano sia studenti universitari che ragazzi appena usciti dalle scuole superiori.”

Dunque la Liguria e Genova viste con gli occhi, e attraverso l’obiettivo, degli americani, che hanno presentato ufficialmente all'Auditorium dell'Acquario di Genova i lavori realizzati in questi giorni e che in autunno saranno proiettati nel campus universitario di Salt Lake City.

Da Triora, con le sue leggende sulle streghe, ai rimorchiatori del porto, passando per  il vino, l'incontro tra jazz-fusion e  la musica d'opera nei vicoli di Genova, e gli artisti della "graffiti art". La telecamera dei dodici studenti, maschi e femmine, ha ripreso quindi storie e ambientazioni tipiche, cogliendo particolari inediti. Soprattutto per chi proviene dagli Stati Uniti. “Negli anni, almeno in questi ultimi quattro, ho visto circa sessanta cortometraggi realizzati da loro –continua Rocco-, e, anche se non tutti, ovviamente, diventano Spielberg, ogni anno almeno due o tre sono molto belli e rivelano un certo talento. E poi una delle grandi passioni che li accomuna sono l’artigianato e i negozi storici, cui non sono abituati negli Stati Uniti, con le grandi catene dei supermercati. Infatti quest’anno sono andati da un liutaio e un gelataio, l’anno scorso, invece, hanno girato da Cavo e Romanengo. Ho notato che ogni anno due o tre di loro raccontano la storia di queste attività storiche.”

E quest’anno sembra sia siano anche soffermati su un altro aspetto, i videogame. “All’Università dello Utah hanno una delle facoltà più prestigiose per i videogame e le due facoltà, questa e quella di cinema, con le loro specializzazioni, sono ormai contigue –conclude Rocco-. Per loro è stato importante fare un confronto con il modo di creare videogame in Europa. E un cortometraggio è proprio basato su questo.”

Medea Garrone

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