"Sanremo è per i russi come la Luna per gli innamorati. Del resto la Lunai ricorda nella lingua russa il sogno. Tant'è che le sonde sovietiche Lunik furono le prime a corteggiare il nostro satellite naturale agli albori della gara spaziale alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. La Russia continua perciò a pensare, anzi dunque a sognare la Città dei Fiori, tra la nostalgia di Stalin, l'ipernazionalismo neozarista di Putin e l'anima mai sopita del dissenso, anch'esso naturalmente russo. Del rinnovato (e ritrovato) rapporto non solo culturale e turistico tra Sanremo e la Russia (ma anche con tutto l'ex impero sovietico) ci parlano i giornali. Ci auguriamo così che Sanremo sia sempre all'altezza della sua fama e contribuisca a smorzare con il suo fascino romantico quelle tensioni che segnano, ad esempio, la Crimea, terra ancestralmente ligure, oltre che russa ed ucraina.
Pierluigi Casalino".