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Al Direttore | 23 ottobre 2016, 16:54

Taggia: le considerazioni di un lettore sul probabile spostamento di una colonia felina di via Borghi

Gian Mario Roggeri sostiene che "quando si è cattivi è facile prendersela con dei poveri gatti che hanno solo la sfortuna di non avere una casa ed una famiglia ed irridere, anzi, chi se ne occupa, spesso subendo soprusi dai vicini"

Taggia: le considerazioni di un lettore sul probabile spostamento di una colonia felina di via Borghi

“Buongiorno, vorrei intervenire in merito al probabile spostamento di una colonia felina di via Borghi, a Taggia, in seguito alla ‘denuncia’ di alcune famiglie. Conosco la signora che se ne occupa e so che fa il possibile per tenere questi gatti e molti altri in altre zone, nel modo migliore possibile. Non naviga nell'oro e fa molti sacrifici per accudirli, piuttosto si priva lei di cibo o vestiario. So anche che è vittima di atti di vandalismo, più volte denunciati alle competenti autorità, senza alcun esito. E' facile lamentarsi e non muovere un dito. Se si lamenta scarsa pulizia (anche se è strano perché i gatti sono animali pulitissimi) perché qualche condòmino, magari pensionato e quindi con tanto tempo libero, non dà una mano, ad es. posizionando qualche lettiera ed aiutando a cambiare la sabbia regolarmente o contribuendo a tener pulite le ciotole? Se davvero ci sono gatti malati (ma so che la signora i casi più disperati li ricovera) perché non si collabora, chiamando il Pronto soccorso veterinario? Sapete che esiste? Oppure perché non rimboccarsi le maniche e portare questi gatti bisognosi alla struttura convenzionata con il Comune per le cure necessarie? Tranquilli, nessuno vi chiederà soldi in questi casi.

Quando si è cattivi è facile prendersela con dei poveri gatti che hanno solo la sfortuna di non avere una casa ed una famiglia ed irridere, anzi, chi se ne occupa, spesso subendo soprusi dai vicini. Lì nella zona incriminata ho visto una donna uscire di casa insieme al suo bambino, passare a fianco ad alcuni gattini tranquillamente distesi nel vialetto e non degnarli di uno sguardo. Che insegnamento ha dato a suo figlio? E' questo il rispetto per gli animali che fin da piccoli dovremmo imparare? Conosco tanti volontari e volontarie che destinano tempo e denaro per alleviare la vita di questi randagi, ma è sempre troppo poco. Anche se alcuni provvedono di tasca propria, l'Amministrazione comunale, da parte sua, dovrebbe stanziare più fondi per le sterilizzazioni, l'unico modo per tenere a bada la crescita incontrollata ed evitare i conseguenti problemi di sovraffollamento delle colonie. La realtà è che c'è troppa cattiveria, quindi, care famiglie, se provaste a dare una mano, forse le cose si risolverebbero da sole e quando quel gatto che pensavate selvatico e pericoloso, si avvicinerà e vi farà le fusa, riconoscente, forse magari un po' il cuore vi si aprirebbe.

Gian Mario Roggeri”.  

Redazione

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