Imperia: è stata trovata senza vita Luna, la cagnetta scomparsa a dicembre. Il ricordo del proprietario

Triste ma incredibile epilogo per la storia di Luna, la cagnetta malata scomparsa ad Imperia il 12 dicembre scorso: è stata trovata morta quasi un mese dopo dallo stesso proprietario a poche decine di metri da casa, in un ultimo tentativo di ricerca nelle immediate vicinanze, dove, appena scomparsa, era stata cercata palmo a palmo due volte (più una con il cane da ricerca di un pompiere cinofilo, vicino di casa). Ne era seguito un appello da queste colonne e sui social network nonché (dopo una serie di chiamate per avvistamenti compatibili) una ricerca della cagnetta creduta viva, iniziata da veterinari e canili nell'imperiese, proseguita per le case recintate delle valli di Caramagna e Artallo e conclusa con i canili di tutta la provincia.

Il proprietario vuole spiegare, per ringraziare della grande solidarietà ricevuta e scusarsi dell'inconcepibile errore, costato a lui 27 giorni di inutile sofferenza e a tante persone una partecipazione sincera e in alcuni casi anche attiva: "Dopo le ripetute e infruttuose ricerche iniziali del corpo di Luna (la cui morte non sembrava imminente, per le discrete condizioni in cui appariva ancora poche ore prima) e dopo così' tanto tempo impiegato nella sofferta ricerca della mia cagnetta viva, l'impensabile ritrovamento del cadavere proprio dove era stato cercato fin da subito con più attenzione è stata un'altra esperienza sconvolgente quasi come quella della scomparsa, per l'esplosione devastante del dubbio (fortunatamente durato poco più di 1 giorno e poi escluso da precise osservazioni) che Luna fosse sopravvissuta per alcuni giorni, abbandonata ad una lenta agonia, poiché sembrava inizialmente che il suo corpo ritrovato fosse intrappolato tra un muretto e un mucchio di fronde secche. Sono assolutamente sconcertato per questo inconcepibile errore sia per la totale concentrazione e motivazione affettiva nel cercarla, appena scomparsa, sia perché il terreno in cui si trovava (7-8 m sotto la strada vicinale che termina a casa mia) viene falciato ogni anno e non c'erano ostacoli fino ad 1 m dal corpo (del quale un mese dopo mi è bastato solo scorgere un lembo da due metri e mezzo per riconoscerlo!). Per ben 2 volte sono stato certo che quel corpo non c'era, certo di aver gettato il fascio di una pila potente (la notte stessa della scomparsa) e il giorno seguente lo sguardo, dietro quei rami secchi, pensando anche che la mia cagnetta avrebbe potuto cadere là dietro (come in effetti è successo), senza troppi danni, da quel muretto di poca altezza! Eppure un'attentissima analisi della posizione sia di Luna (che conservava ancora dopo un mese la caratteristica e tenera posizione di attesa del mio ritorno) sia degli unici 2 ramoscelli rotti (dei quali si è trovato sul ramo di origine il moncone esattamente combaciante) non lasciano alcun ragionevole dubbio sul fatto che la mia cagnetta sia morta fin dal momento della sua scomparsa e proprio alla base del muretto dove è stata ritrovata, dopo una lieve caduta (da circa 80 cm) che certamente non ha prodotto danni diretti; ma la fragilità del fegato (per un tumore in fase avanzata) ha probabilmente causato un'emorragia interna che in breve l'ha fatta addormentare senza soffrire (Per un misterioso destino, 14 anni fa, un'analoga emorragia interna tolse la vita alla mia compagna). Se infatti Luna fosse rimasta a lungo cosciente avrebbe potuto uscire agevolmente dalla nicchia in cui era caduta (formata su 3 lati dal muretto e dai rami secchi), passando sotto l'unico ramo che a prima vista sembrava chiudere il quarto lato davanti al musetto ma invece formava una capannina non ostruita da altri rami intrecciati con erba (mentre l'erba stessa era in gran parte formata da cedevoli 'orecchie di lupo'). Ho atteso qualche giorno, prima di tirare le somme di questa mia assurda sofferenza e falso allarme sociale, per cercare, anche dall'autopsia, qualche ulteriore (ma ormai impossibile) indizio. Ora, davvero, è possibile una conclusione consolatrice e l'unica cosa che conta per l'amore 'materno' che l'anima elementare ma così intensa di Luna sollecitava continuamente e per chi ci è stato vicino: cioè, che il solo evento angoscioso andato in scena è stato lo psicodramma da me vissuto inevitabilmente, di fronte alla ripetuta "evidenza" di quel corpo volatilizzato e alla sola ipotesi a quel punto ragionevole, che Luna fosse stata portata via, nel bene o nel male. Un dramma la cui presunta realtà (che anch'io dicevo a tutti assurda ma senza alternative) è stata inoltre beffardamente accreditata, soprattutto a medio raggio (verso Moltedo e Montegrazie ma anche verso Artallo e Piazza Roma), da una serie di reali avvistamenti di una o forse due cagnette girovaghe, almeno in parte corrispondenti (nere con piedini bianchi) nonché da alcuni indipendenti riconoscimenti dalla foto 'infantile' di Luna, collegati ad avvistamenti in luoghi e tempi coincidenti! Un dramma quindi che era necessario divulgare, per l'impegno (come allora avevo scritto) che ancora dovevo alla mia cagnolina e alla sua assoluta fiducia in me, tentando di ritrovarla e restituirle fino alla fine la sicurezza della mia presenza. E invece Luna si era già addormentata dolcemente, rassicurata dal suo territorio, quasi aspettandomi normalmente. (Se, nonostante la violenza travestita d'amore nel nome della religione, per caso esiste l'eternità, Luna non avrà ritrovato Nicoletta, che le diede il suo bel nome? Un abisso sembra esistere tra organismi inferiori, come formiche e lumache, e almeno quei mammiferi superiori la cui coscienza è stata educata dall'amicizia dell'uomo evoluto. Molto ma molto più sottile la differenza tra noi e questi ultimi. Il mistero è fitto...)".