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Eventi | 19 settembre 2014, 15:43

Danilo Daita insieme all'imperiese Beatrice Baratto battono il record di diretta televisiva

"L'unico rammarico ma al quale sono ormai abituata consiste nel fatto che, fuori Imperia il lavoro non mi manca ma, nella nostra città, per poter lavorare devi essere figlia di... moglie di... amante di... amica di...".

Danilo Daita insieme all'imperiese Beatrice Baratto battono il record di diretta televisiva

Da martedì scorso il record del mondo di diretta televisiva ha un nuovo nome: è quello di Danilo Daita, poliedrico show man conosciuto e apprezzato anche nel nostro ponente ligure, che ha superato il precedente record di diretta televisiva no stop aggiudicandosi l'ambito merito. Quattro notti e cinque giorni senza dormire, circa ottanta ore di diretta tv trasmessa, tra le altre emittenti, anche da Sky; duecento gli ospiti intervenuti durante la lunga kermesse: ballerini, attori, scrittori, sportivi, giornalisti, politici, cantanti. Insomma non è mancato proprio nessuno a sostenere Daita che, a Lanciano, sua città di adozione, ha messo in piedi uno show senza precedenti.

Non ha negato il suo aiuto neppure la giornalista imperiese Beatrice Baratto, la quale ha accettato la sfida con il suo solito apple, forse prevedendo di ritornare a casa soddisfatta del sacrificio che avrebbe svolto. Raggiunta telefonicamente ha commentato: "E' stata per me un'esperienza unica, che credo mai più si ripeterà. Abbiamo lavorato con un ottimo team che ha supportato Danilo ventiquattro ore su ventiquattro. Sono orgogliosa e felice di aver accettato il suo invito ma, soprattutto, per il fatto che lui mi ha voluta vicina, come spalla, credendo nelle mie capacità e nel mio essere un po' 'animale da palcoscenico', capace di gestire minimi intoppi che spesso nelle dirette capitano. Sono stanca ora ma consapevole che la serietà e la correttezza, nel lavoro, come nella vita, alla fine pagano sempre. L'unico rammarico ma al quale sono ormai abituata consiste nel fatto che, fuori Imperia il lavoro non mi manca ma, nella nostra città, per poter lavorare devi essere figlia di... moglie di... amante di... amica di... . Non ho mai abbassato il capo e non devo dir grazie a nessuno se non alla mia buona volontà e all'amore per il mio lavoro e ciò mi rende ancor più orgogliosa".

Francesco Li Noce

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