Sanremo: dopo le affermazioni del giovane venditore senegalese la risposta di Alessandro

Un nostro lettore, Alessandro, ci ha scritto per rispondere al giovane venditore senegalese:

"Caro giovane senegalese, forse non ti rendi conto che le tue parole equivalgono ad uno sputo in faccia a tutti i commercianti onesti ed in regola che ogni mattina aprono bottega. Forse non ti rendi conto che dire 'vendo merce falsa così non rubo e non spaccio' non è una giustificazione. Probabilmente non ti rendi nemmeno conto che tu (a prescindere da cosa vendi) se un evasore fiscale, la peggiore piaga del nostro paese, ma in cambio ottieni comunque assistenza sanitaria ed un giorno probabilmente anche la pensione minima, esattamente alla pari di chi ogni giorno si alza sapendo che il 70% di ciò che guadagna lo dovrà regalare allo stato. Il nostro paese ha ancora qualche barlume di civiltà e frasi come la tua non si possono accettare, sopratutto in un momento come questo dove ci sono milioni di italiani alla soglia della povertà, molti altri sono sotto alla soglia della povertà, i nostri pensionati frugano nei cassonetti della spazzatura dietro ai supermercati e lo stato tartassa solo gli onesti mentre lascia voi venditori abusivi tranquilli al vostro posto. Le tue affermazioni chiariscono perfettamente la mentalità di molti stranieri che vengono in Italia. Mentalità che suggerisce di fregarsene delle regole, tanto nessuno dice niente, tanto a pagare le tasse ci pensa qualcun'altro, tanto se i negozi o i banchi del mercato che vendono le vostre stesse cose (ma in regola quindi a prezzi piu alti) falliscono, chissene frega, chissene frega se qualcuno si risente, anzi, facciamoci dare una medaglia perché almeno non spacciamo... se davvero vuoi fare il coraggioso, fai come i tuoi (pochissimi) connazionali che hanno aperto una partita iva e vendono le loro merci in negozi regolari! L'ultima cosa... tu probabilmente sei fiero della tua dignità, ma con le tue affermazioni ne rubi molta a chi è onesto".