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In Breve

| 23 agosto 2010, 16:00

il punto di Claudio Porchia: non ci resta che ridere

Viviamo in una provincia strana, compassata e misurata, dove tutti si prendono sempre maledettamente sul serio e non c’è spazio per l’umorismo.

il punto di Claudio Porchia: non ci resta che ridere

I politici mettono in mostra vizi e difetti senza pudore e senza particolare paura. Sono politici coraggiosi che non temono i dibattiti in consiglio comunale, gli interventi delle opposizioni  e le indagini della magistratura.

L’unica preoccupazione per loro è rappresentata dalla satira, con le varianti dello scherzo e della burla. Sono attività che sfuggono al loro controllo, spesso anche alla loro comprensione.

Questa incapacità di ridere e sorridere non appartiene solo ai politici, ma è una patologia comune amche a molti che hanno un ruolo importante nelle attività economiche quanto in quelle sociali. Quando sono colpiti dall’umorismo si arrabbiano, invocano la censura, si rivolgono agli avvocati  e minacciano gli editori di tagliare la pubblicità, (e di questi tempi questa è una minaccia pesante, quasi mafiosa).

La  notizia dell’apertura di un nuovo casinò nella Pigna era talmente incredibile che per renderla verosimile è stato necessario l’intervento di importanti autorità religiose e politiche. Bella l’idea, grande la burla che ha smascherato i problemi della Pigna con garbo e stile e ridicolizzando gli autorevoli protagonisti della crociata contro l’apertura.

Agli autori della beffa va il premio "migliore burla dell’anno".

La misura della gravità della malattia di cui soffre la provincia l’ha fornita il sindaco di Imperia tuonando contro "Mafiosissima" come se stesse affrontando  una feroce invasione barbarica e fosse in pericolo  l’intera città.  Ha ottenuto due risultati: da un lato ha fatto una grande pubblicità alla manifestazione e dall’altro ha dimostrato una puerile mancanza di ironia abbinata alla presunzione di essere perfetto ed immortale. Grande!

Imperia abbonda troppo di nebbie e di gente seria. Se siano le nebbie che producono la gente seria o se sia la gente seria che produce le nebbie non saprei dire”,** ma ben vengano i raggi di sole di mafiosissima.

A Sanremo le cose vanno decisamente meglio.  king Zocc, pur avendo meno esperienza politica del collega imperiese, sul terreno dell’ironia lo surclassa: ha capito che le cose che fanno paura sono le stesse che fanno ridere ed affronta così tutti i problemi della città evidenziando una comicità brillante con la trovata umoristica dell’avanti tutta/indietro tutta.  Con la sua ingenuità ricorda Woody Allen che a chi gli domandava se avesse mai preso una posizione politica seria nella sua vita rispondeva:  “ Sì, certo, da piccolo per 24 ore rifiutai gli spinaci!”.

I politici in genere ignorano che la provincia stia vivendo una crisi economica profonda e grave, e preferiscono dividersi fra quanti fanno la guerra e quanti invece fanno concorrenza ai comici. Forse è questo il segreto del grande successo del mio amico Tiziano Riverso.

A settembre partirà la nuova rubrica su Sanremonews di satira quotidina, un'altra nuova ed impegnativa sfida del nostro editore, che ha compreso che per il futuro non ci resterà altro che ridere.

 

** Oscar Wilde

Claudio Porchia

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