Regione: piano casa inutilizzabile? A settembre si cambia, gli Architetti lo sperano

Iniziano a vedersi alcuni spiragli sull'amato/odiato 'piano casa' nome dietro al quale si cela la legge regionale 49 del 2009. Molte erano state le contestazioni al passaggio attuativo, per via della difficoltà insita nella sua applicazione e l'interpretabilità troppo soggettiva. Tra le varie rimostranze molte erano arrivate dall'Ordine degli Architetti, che si era rivolto a Marylin Fusco, vice presidente della Regione ed assessore alla pianificazione territoriale ed all'urbanistica.

Dopo molte parole ed un interessamento da piazza De Ferrari, sede della Regione, l'ordine attraverso un lavoro di concerto aveva provveduto a stilare una serie di 'suggerimenti' sulle modifiche da apportare al piano Casa. Ed è notizia di qualche giorno fa che tutti i presidenti degli ordini firmatari dell'iniziativa, ovvero architetti, ingegneri, geometri, geologi, abbiano ricevuto notizia di interessamento da parte dell'Assessore Fusco. In base alla lettera inviatale indicazioni potrebbero entrare a far parte di una revisione del piano casa da effettuare in prima battuta già per la prima metà di settembre.

In merito a questo significativo risultato abbiamo interpellato Silvano Toffolutti, presidente a livello imperiese per l'ordine degli architetti. E' una buona notizia? "Sì è sicuramente un evento positivo di fronte alla necessità nostra come di molti altri ordini di trovare la giusta quadra in una legge che era di difficile applicazione e di soggettiva interpretazione. A tal punto che di fatto nessuno è mai riuscito ad utilizzare il piano casa. Cambierà qualcosa? "Bisognerà aspettare metà settembre e vedere. Quel che è certo è che almeno parte degli indirizzi forniti andranno sicuramente a rendere il piano casa una realtà usabile. Ovviamente non ci aspettiamo che siano accolti tutti i nostri suggerimenti ma consideriamo già una vittoria l'interessamento mostrato dall'assessore Fusco prima, quando salì in carica e le venne mostrato da noi il problema ed a maggior ragione oggi con questa lettera inviata a tutti i presidenti degli ordini per ogni singola provincia. E' segno che qualcosa cambierà".