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Infermiere e salute | 01 maggio 2016, 08:50

Pelle e raggi Uv: nella nostra rubrica domenicale ecco alcuni consigli per evitare brutti danni

L'uso di lettini continua a crescere in popolarità, soprattutto tra le giovani donne.

Pelle e raggi Uv: nella nostra rubrica domenicale ecco alcuni consigli per evitare brutti danni

Ci avviciniamo all’estate  ed il desiderio di acquisire una bella abbronzatura prima di andare al mare  ha portato ad un forte aumento dell'uso di lettini abbronzanti artificiali . L'uso di lettini  continua a crescere in popolarità, soprattutto tra le giovani donne.

I lettini utilizzati nei solarium e le  lampade abbronzanti , sono dispositivi di abbronzatura artificiale che offrono  un'alternativa rapida ed innocua alla luce solare naturale. Tuttavia, vi è una crescente evidenza che l'(UV) radiazione ultravioletta emessa dalle lampade utilizzate possa danneggiare la pelle e aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle, se utilizzate in maniera impropria senza seguire le regole impartite da personale esperto.
In Europa l’incidenza varia nelle diverse zone con tassi più alti nei Paesi del Nord Europa (12–20 ogni 100.000 per anno) rispetto a quelli mediterranei (3-5 ogni 100.000 per anno). Ogni anno nel Vecchio Continente vengono diagnosticati circa 62.000 nuovi casi. Complessivamente, la mortalità risulta più alta negli uomini che nelle donne (3 ogni 100.000 per anno vs. 2 ogni 100.000 per anno). L’incidenza invece è leggermente più alta tra la popolazione femminile rispetto a quella maschile (rispettivamente 7 e 6 per 100.000 ogni anno).(fonte Melanoma ONLUS)

Tumori della pelle

L'esposizione ai raggi UV, sia naturalmente dal sole o da fonti artificiali come lampade solari, è un noto fattore di rischio per il cancro della pelle. A breve lunghezza d'onda UVB (280-315 nm) è stata riconosciuta da tempo come cancerogena a livello sperimentale e  vi è una crescente evidenza che  lunghezze d'onda UVA (315-400 nm) utilizzate  nei lettini,  penetrano più profondamente nella pelle, contribuiscono ad una predisposizione tumorale. Uno studio condotto in Norvegia e Svezia ha mostrato un aumento significativo del rischio di melanoma tra le donne che hanno usato regolarmente lettini senza protezione e senza rispettare i tempi di “riposo cellulare”.

Un'ulteriore esposizione ai raggi UV da lettini aumentano probabilmente le conseguenze negative ben note di un’ eccessiva esposizione ai raggi UV solari. Non ci sono prove che suggeriscono che l'esposizione ai raggi UV da qualsiasi tipo di lettino solare sia meno nociva dell’ esposizione ai raggi UV solari. Le Cheratosi attiniche pre-cancerose e la malattia di Bowen sono stati rilevate  in pazienti in pieno sole, ma anche   dopo appena due o tre anni di regolare utilizzo del lettino.


Un'esposizione eccessiva ai raggi UV,  (non solo da lettini), può provocare danni strutturali alla pelle umana. Nel breve periodo questo danno può essere dovuto alla combustione, la fragilità e la cicatrizzazione e nel lungo termine al fotoinvecchiamento.

Sulla base delle loro suscettibilità alle scottature solari, i tipi di pelle sono classificati in sei diverse classi (I - VI).
La capacità delle persone di riconoscere il loro tipo di pelle come non adatto per l'uso lettino si basa su forme di auto-diagnosi, o peggio, su di  una  esperienza di pregresse scottature. Per questo motivo la formazione degli operatori dei centri abbronzatura è necessaria per assicurare la corretta individuazione del tipo di pelle, senza scartare una visita periodica dal dermatologo, che potraà farvi conosc ere il fototipo ed il vostro grado di rischio.
I pericoli associati all'esposizione ai raggi UV nell'infanzia

L'esposizione dei bambini ai raggi UV e il numero di volte che un bambino si è scottato dai raggi UV, sono noti per aumentare il rischio di sviluppare melanoma in età adulta. Per questo motivo, particolare attenzione è necessaria per garantire ai bambini e agli adolescenti una corretta protezione ed una corretta informazione ai genitori..


Benefici per la salute

Oltre all’aspetto, molte persone sostengono che l'uso di lettini li aiuta ad essere più rilassati creando una sensazione di benessere.
I dispositivi medici a raggi UV si usano con successo il trattamento in alcune malattie della pelle come la dermatite e la psoriasi. Questi trattamenti devono essere condotti solo sotto controllo medico qualificato in una clinica medica approvata e non privi di sorveglianza .

Vi è una falsa credenza diffusa che l'abbronzatura acquisita tramite un lettino offrirà una buona protezione della pelle contro le scottature solari per una vacanza al sole. In realtà, l'abbronzatura acquisita tramite un lettino offre solo una protezione limitata contro le scottature da raggi UV solari. E 'stato stimato che l'abbronzatura lettino offre lo stesso effetto protettivo come creme solari con fattore di protezione solare (SPF) di solo 2-3.

Massima priorità di regolamentazione dovrebbe essere ad esempio la limitazione di utilizzo da parte dei minori di 18 anni e il divieto a detenere lettini senza adeguata preparazione. Le raccomandazioni dell'OMS sono coerenti con quelli della International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP) e della Società Europea per la prevenzione del cancro della pelle (EUROSKIN). Alcune macchine hanno la capacità di emettere livelli molto elevati di raggi UV, molte volte più forti del sole di mezzogiorno estivo nella maggior parte dei paesi. In un settore in gran parte non regolamentato dove la formazione del personale non è obbligatoria, questo aumenta notevolmente i rischi sanitari. L’uso del  lettino include, mantenendo i tempi di esposizione raccomandati (che dipende dal tipo di macchina utilizzata e dal fototipo)  pause sufficientemente lunghe tra le sessioni abbronzanti. Alcuni farmaci, ad esempio antidepressivi, antibiotici, antifungini ed antidiabetici così come alcuni cosmetici rendono la pelle più fotosensibili e quindi diminuiscono il tempo necessario perchè la pelle bruci.

Raccomandazioni ICNIRP

Nella sua pubblicazione 2003 ICNIRP sconsiglia l'uso di apparecchi che emettono raggi UV :
    Le persone che hanno fototipi I e II;
    Minorenni
    Le persone che hanno un gran numero di nevi
    Le persone che tendono a lentiggine;
    Gli individui che hanno una storia di frequenti scottature solari nell'infanzia;
    Le persone che hanno lesioni cutanee maligne o pre-maligne;
    Le persone che hanno la pelle danneggiata dal sole;
    Coloro che portano cosmetici. Questi possono aumentare la loro sensibilità all'esposizione ai raggi UV, e
    Persone che prendono farmaci. In questo caso devono chiedere consiglio al proprio medico per determinare se il farmaco li renderà sensibili agli UV. 

In conclusione: Usare apparecchiature abbronzanti di per se stesso, non è  nocivo a priori . Bisogna non esagerare e sapere che i raggi emessi da tali macchine non sono innocui e sul lungo periodo possono essere dannosi. Chiedere al personale esperto e formato le modalità di esposizione. Una sigaretta, un bicchiere di vino, una lampada solare, un esposizione al sole non hanno mai fatto male… quando i numeri diventano doppi e l’uso scorretto... fate voi.

Per cui raccomando a tutti (lo faccio anch’io): una visita all’anno da un dermatologo che potrà mappare i vostri nei (anche se credete di non averne o di averne pochi), lo stato della cute e consigli su come affrontare le sedute nei centri abbronzatura e al sole.

Stati Uniti del Dipartimento di Salute e Servizi Umani (2004) 11 sostanze cancerogene. Istituto Nazionale di Environmental Health Sciences, Research Triangle Park, NC. p III-266-267.
Veierød MB, Weiderpass E, Spina M, et al. (2003) Uno studio prospettico di pigmentazione, l'esposizione al sole, e il rischio di melanoma cutaneo maligno nelle donne. J Nat Cancer Inst 95:1530-1538.
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Un giovane (2004) Tanning dispositivi - Fast Track per il cancro della pelle, cellule del pigmento Res, 17: 2-9

salute@sanremonews.it

Disclaimer: tutti gli articoli da me redatti, basano il loro contenuto su studi certificati, sull’evidence based nursing e su articoli dei più importanti journal mondiali. Non c’è un’interpretazione personale, e non ci si vuole assolutamente sostituire alla diagnosi medica: essa è unica ed imprescindibile, così come  l’ approccio terapeutico.                                                                                

Roberto Pioppo

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