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Politica | 19 giugno 2015, 12:29

Ventimiglia: emergenza migranti, SEL contro la Regione dopo la risposta sull'invio di volontari "Fa rabbrividire"

"Alle affermazioni poco opportune e strumentali del futuro Vice Presidente ligure, che osanna allo sgombero dei profughi, ribattiamo e ricordiamo che non è in atto una “guerra” fra profughi e forze dell’ordine, ma che, al momento si tratta di dare il giusto supporto a persone in difficoltà, anche attraverso l’impegno delle forze dell’ordine" - spiegano alcuni esponenti di Sel e Rete a Sinistra.

Carla Nattero

Carla Nattero

Corrado Ramella, Giuseppe Picchianti, Jacopo Colomba e Carla Nattero, a nome di SEL Circolo Comprensoriale Intemelio e Rete a Sinistra interviene in riferimento agli sviluppi della situazione riguardante l’emergenza profughi-migranti. 

"Risulta evidente come in questi giorni il Comune di Ventimiglia continui ad essere lasciato, per molti versi, da solo ad affrontare la questione, insieme alla Croce Rossa e le organizzazioni di volontariato. - spiegano gli esponenti - Risulta insomma evidente come non ci sia stato un impegno all’altezza della situazione sia da parte del Governo sia da parte della Regione. La risposta in burocratese da parte degli uffici della Regione alla richiesta di invio di volontari fatta dal Comune fa, a dir poco, rabbrividire".

"Come SEL intemelio e Rete a Sinistra abbiamo apprezzato e apprezziamo gli interventi disposti dal Comune, dal Sindaco Ioculano e dalla sua Giunta, come prima assistenza e inoltre, per parte nostra, abbiamo portato alcuni parlamentari (Paglia e Fratoianni) a verificare l’emergenza e abbiamo disposto un’interrogazione parlamentare tramite Stefano Quaranta, ma riteniamo che sia urgente un intervento deciso dello Stato per garantire le seguenti priorità:
1) Proseguire l’assistenza sanitaria ai profughi e i i controlli medici per donne in gravidanza e minori, anche per i nuovi arrivati;
2) Apertura immediata del centro di prima accoglienza in un'area che permetta una gestione comunque adeguata dei migranti con le forze di cooperazione e la Croce Rossa Internazionale;
3) In ragione del fatto, ormai acquisito, che la maggior parte di questi ha intenzione di dirigersi verso paesi del Nord Europa per ricongiungimenti familiari, si chiede che , dove possibile si proceda con il riconoscimento dello status di profughi ed, eventualmente, si dotino i profughi di un permesso di soggiorno temporaneo (tre mesi) per consentire tali ricongiungimenti.
4) Verificare, in sede parlamentare nazionale ed europea, il rispetto del Trattato di Schengen e sollecitare le opportune modifiche al Regolamento di Dublino.
5) Intervenire a livello nazionale ed europeo per spingere la Francia e l’Europa a politiche di collaborazione nella gestione dei profughi-migranti;
6) chiedere a Regione e Governo maggiore impegno, responsabilità e collaborazione con il Comune nella gestione dell’emergenza e la predisposizione in futuro di chiari piani di intervento da parte di entrambi".
 
"Naturalmente SEL e rete a Sinistra, affermando la priorità dell'intervento umanitario verso persone in difficoltà, vogliono respingere con decisione atteggiamenti di ostilità, irrisione e di istigazione all’intolleranza nei confronti dei profughi-migranti, alimentati dalla Lega e dalla destra, per i cui rappresentanti il problema dei profughi è esclusivamente un problema di ordine pubblico. Atteggiamenti, fra l’altro, in contrasto con il sentimento di umana solidarietà e aiuto che molti nel Ponente stanno esprimendo e soprattutto in contrasto con il vero spirito di accoglienza espresso dalla cultura e civiltà di Liguria (basta pensare alle parole a suo tempo espresse dal nostro scrittore Francesco Biamonti proprio sui migranti in questa zona di confine). Spirito di solidarietà che è ben altra cosa rispetto alla pretestuosa difesa di presunti interessi dei liguri, invocata dal rappresentante della Lega Sonia Viale, interessi che in realtà non sono né a rischio né in contrasto con forme di semplice umanità e normale assistenza".

"Alle affermazioni poco opportune e strumentali del futuro Vice Presidente ligure, che osanna allo sgombero dei profughi, ribattiamo e ricordiamo che non è in atto una “guerra” fra profughi e forze dell’ordine, ma che, al momento si tratta di dare il giusto supporto a persone in difficoltà, anche attraverso l’impegno delle forze dell’ordine. Altrettanto però esprimiamo la nostra critica per i ritardi del Governo Renzi e la mancanza di chiare assunzioni responsabilità sulla questione. - chiosano - L’Italia, il cui principale partito di governo aderisce all’Internazionale Socialista, si assuma in modo chiaro le proprie responsabilità nell’accoglienza e contemporaneamente chieda ed esiga, come aveva promesso, un cambio di atteggiamento e vera collaborazione da parte dell’Europa e della Francia".

C.S.

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