Per salvare i casinò italiani tappe forzate per arrivare al CCNL, Marco Cambiaso ha incontrato Tiziano Treu

E’ pressoché unanime, sia da parte datoriale che sindacale, la consapevolezza che per garantire un futuro ai casinò italiani deve essere imboccata la strada del contratto collettivo nazionale di lavoro. Al momento la complessa situazione ,che può e deve essere affrontata anche attraverso lo strumento del Ccnl, obiettivo al momento non raggiunto anche a causa di divisioni sindacali sulla composizione dell’eventuale tavolo di trattativa.

Sull'argomento però qualcosa in tal senso sembra finalmente muoversi, visto che che sono tutti concordi di dare attuazione a quanto stabilito con la dichiarazione d’intenti siglata a Milano ormai tre anni fa. Nel pomeriggio di lunedì scorso (dopo l'incontro con i rappresentanti sindacali matuziani) il presidente Marco Cambiaso, unitamente agli amministratori di Federgioco ha incontrato a Milano l’ex ministro del Lavoro e giuslavorista Tiziano Treu, per una consulenza sulla normativa sul lavoro in vista dell’avvio dell’iter per la stesura del Ccnl.

Ovviamente ciascuno dei casinò ha problematiche proprie, affrontate con strumenti che nel corso del tempo si sono evoluti o, per meglio dire, ridotti. Se per esempio l’anno scorso il Casinò Campione d’Italia ha potuto affrontare la questione relativa ai 212 esuberi grazie anche al ricorso al contratto di solidarietà, questa possibilità è al momento preclusa per il Casinò di Sanremo, visto che i fondi 2013 sono già esauriti, anche se si aspetta il rifinanziamento da parte del nuovo governo degli ammortizzatori sociali in deroga. Comunque, come dicevamo, una situazione complessa perchè a Sanremo (dopo l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo che dovrebbe coinvolgere 123 lavoratori) le rappresentanze sindacali stanno tentanto di trovare la quadra di un accordo condiviso da tutte le sigle da sottoporre ai lavoratori e quindi alla controparte.