I fiori compaiono spesso nei cibi che mangiamo. A volte in modo esplicito, pensiamo ai fiori di zucca, altre volte senza accorgercene, ma mangiamo fiori molto più spesso di quello che pensiamo. I carciofi e i cavolfiori ad esempio fanno parte della nostra alimentazione da sempre e allora perché non assaggiare anche altri tipi di fiori? Vale la pena di provarli perché possono riservare sorprese gradevoli,
i fiori non sono solo ornamenti per guarnire i piatti, ma anche delizie per il palato e capaci di arricchire la nostra cucina.
I fiori, che come dice Libereso sono un economico e interessante elisir di giovinezza, vi permetteranno di sorprendere i vostri invitati a pranzo o a cena. O molto più semplicemente inseriti nei piatti preparati in famiglia vi permetteranno di scoprire sensazioni nuove.
Fra i tanti menù che i ristoranti propongono in questo periodo, in compagnia della giornalista ed esperta di galateo, Barbara Ronchi della Rocca, abbiamo provato per voi le proposte della chef Cinzia Chiappori dell’Osteria del Tempo Stretto di Albenga: un menù allegro, diverso dal solito, ricco di profumi, di sapori e di colori. Una vera delizia non solo per i grandi, ma anche per i bambini.
Prima di farvi vedere le preparazioni di Cinzia, ancora una piccola avvertenza: se volte cimentarvi con i fiori in cucina, dovete prestare molta attenzione alla materia prima. Non potete assolutamente usare i fiori che trovate in commercio dai fiorai, che sono trattati con prodotti pericolosi per la salute, e, se non avete la possibilità di coltivarli in giardino e di raccoglierli in campagna in zone lontane dall’inquinamento, dovete rivolgervi alle aziende biologiche e certificate. Non sono ancora molte, e fra quelle presenti oggi in zona, vi segnaliamo l’azienda Ravera Bio di Albenga che garantisce una produzione di fiori che nascono, crescono e arrivano nelle vostre mani senza entrare mai in contatto con prodotti chimici. Una garanzia per la salute unita al piacere per il palato. L’azienda si trova nel nel cuore della Piana di Albenga, la più grande pianura della Liguria, dove le piante aromatiche, tipiche della macchia mediterranea, trovano un habitat ideale e garantisce i rifornimenti floreali ai più importanti ristoranti della zona.
Ecco il menù “Fiori nel piatto” di Cinzia
Per cominciare maionese ai fiori con focaccia ai fiori di salvia e pane con lievito madre e fiori di sambuco
Tartare di salmone con brunoise di verdiure, zenzero, curcuma, viole del pensiero dressing alla begonia e olio evo;
Gamberi al vapore con insalatina di asparagi violetti d’Albenga, fiori e frutta dell’arancio;
Ravioli impastati con petali di fiordaliso ripieni di fiori di zucca con ragù di gamberi e calendula;
Tonno di coniglio ai fiori misti;
Semifreeddo ai fiori di lavanda con biscotto con fave di cacao e fiori secchi.
Claudio Porchia