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Sport | 31 maggio 2013, 12:48

I risultati dell'Imperia Rugby Femminile alle Finali nazionali della Coppa Italia di rugby a sette

Come perdente dei quarti Imperia è stata classificata al quinto posto generale

I risultati dell'Imperia Rugby Femminile alle Finali nazionali della Coppa Italia di rugby a sette

Quella maledetta ultima meta. E Giulia Marino show supportata dalla squadra femminile seven di rugby più forte di sempre ad Imperia e dintorni. E forse molto più in là. Questo un primo bilancio a caldo delle finali nazionali della Coppa Italia di rugby a sette femminile. Trasferta accurata per Imperia Rugby, con partenza il giorno prima dopo due settimane di allenamenti giornalieri. E in tutto fanno 100 allenamenti in tutta la stagione. Nulla è stato trascurato: potenziamento, tecnica, gioco alla mano, schemi, mischie contest, touches e calci. Calci importanti, visto il regolamento finale.

Imperia si era conquistata il diritto di stare nelle magnifiche 16 italiane dopo tanti raggruppamenti nel girone Nord Ovest. Un girone tosto, come si può verificare con l’esito di questa finale. Gironi sorteggiati da tempo sotto il controllo di Cristina Tonna, responsabile del settore femminile nazionale. Imperia inserita nel girone C Elite. C’era Imola, curioso confronto tra le due “IM” nazionali…ma la confusione sarà vinta da Imperia, come è giusto. Però Imola rappresenta l’Emilia, territorio rugbistico di grande tradizione. Poi l’Allupins Prato, parente dei Cavalieri, una realtà importante, anch’essa, a livello nazionale. E infine il Frascati, laziale di grande tradizione. Le partite erano di 10 minuti ciascuna, a ritmi serratissimi e senza riposo, cambi volanti: da vivere tutto d’un fiato.

Pronti via e Imperia, che di solito è sonnacchiosa al primo impatto…Imperia sfonda. Il risultato finale è di 19 a 5, frutto di tre mete tutte marcate da una davvero scatenata del capitano Giulia Marino. Per la determinazione della classifica finale si va anche ai calci. Una procedura non comune per i vari raggruppamenti regionali. Però non lasciata indietro: spesso gli ultimi allenamenti si concludevano proprio con una serie di calci. Si tratta di trasformare le mete con i classici calci di rimbalzo, quei drop che spesso permettono vittorie incredibili nel rugby a 15. Johnny Wilkinson docet. E la tomaia della Marino e di Martina La Macchia è calda. Il punteggio contro le temute pratesi appare evidente: le toscane non mettono neanche un calcio. Molto decisa è la partita contro Imola: tre mete e tre trasformazioni. E dire che le emiliane sono comunque nell’élite del rugby seven italiano. La decisione e la velocità delle imperiesi è però determinante, con tante palle portate, le mischie vinte regolarmente e una Marino debordante da metà campo in su. 21-0. Ma non tutti a casa. Lo scontro decisivo è con il Frascati. Una dura battaglia, un thriller. Imperia in vantaggio per due mete a zero, frutto dell’impegno finale della Marino e di Speedy Martina La Macchia.

Di fatto la squadra gira, ma saranno i calci ad essere determinanti perché Frascati passa tra i pali una volta in più: 12-14 per le laziali e quindi classifica di questo tenore: 1° FRASCATI 13 punti, 2° IMPERIA 9 punti, 3° ALLUPINS Prato 6 punti, 4° IMOLA 0 punti. Ed ecco allora la necessità del barrage nei quarti, con un incontro di fronte alla vincente del girone A, il temibile Vicenza, espressione del debordante rugby veneto. Una partita al cardiopalma in cui le imperiesi sono state capaci di tenere testa alle avversarie, subendo una meta all’ultimo secondo, in situazione di parità, con la consueta segnatura di Giulia Marino. Di fatto, l’ultima azione ha visto le venete nella condizione di stoppare un’iniziativa al piede delle imperiesi e andare in meta. Pare non ci fosse più tempo, sui 10 minuti complessivi di partita senza soluzione di continuità. E vi assicuro che dieci minuti di corsa continua e collisioni assortite sono molto performanti. Come perdente dei quarti Imperia è stata classificata al quinto posto generale. A leggere la classifica finale ci si mangia le mani: la Coppa Italia seven la vince il Torino, seguono poi Vicenza e Frascati. Di fatto, vittoria per il girone del Nord Ovest, lo stesso in cui milita l’Imperia che per due volte quest’anno ha battuto il Torino. Con Vicenza e Frascati si è usciti a testa alta. Di fatto Imperia Rugby femminile è comunque nell’élite del rugby seven italiano. Considerando che il Cogoleto, terzo classificato a Nord Ovest, ha vinto il torneo dal 17mo posto in giù, ci si convince di aver giocato tutto l’anno contro avversarie molto forti.

La dirigenza è soddisfatta di questa prestazione: molta passionalità dall’accompagnatore storico Giorgio Sappa: “' stata una bellissima avventura e secondo me avete ottenuto un ottimo risultato, decisamente migliore dello scorso anno, in due o tre occasioni che ci hanno causato le due sconfitte ci è mancato un pizzico di fortuna, perché potevano benissimo essere due vittorie”. Anche il coriaceo allenatore Francesco La Macchia guarda in prospettiva: “avevamo la squadra più forte di sempre ad Imperia, ci siamo migliorate, ma è una questione di mentalità. Andiamo avanti a testa alta”.

Non mancano proposte di studio e sportive per alcune ragazze e c’è la volontà di recuperare molte e maggiormente impiegare chi  ha giocato meno quest’anno. Però, si sa, nel rugby giocano tutti, non ci sono discriminazioni e quindi…la porta, pardon, i pali sono aperti.

Ragazze che leggete, il rugby, specialmente nella specialità a sette, è corsa e tonificazione, è intelligenza e famiglia: pensate, una nuova stagione, nuovi progetti sono alle porte. La dimensione dell’Imperia Rugby è sempre più conosciuta ed internazionale. Prendete contatti con Imperia Rugby, è una esperienza per la vita. Di fatto si vuole ampliare la base di atlete.

Il gruppo è guidato dal capitano Giulia Marino e comprende Lidia Colombo, Martina La Macchia, Elisa Ascheri, Viviana Busquet, Arianna Di Stefano, Giorgia Melcarne, Miranda Pellegrini, Maria Chiara Gurzì, Carlotta Zollo, Sharon Giaquinta, Barbara Sappa, con altre che hanno fatto parte del movimento a inizio stagione come Viola Ramone, Giulia Toscano e Alessia Mari ed altre ancora che stanno crescendo a livello societario come Barbara Cerisara, Giulia Ferrari ed Irene Ardoino. 

C.S.

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