"Cinque poliziotti penitenziari sono stati aggrediti da un detenuto violento e pericoloso presso il reparto Art. 32 del carcere di Valle Armea a Sanremo e trasportati con urgenza al pronto soccorso con una prognosi di ben 5 giorni a testa, ai quali auguriamo immediata guarigione, uno dei quali è stato afferrato per il collo dal detenuto". A dare comunicazione dell’episodio è Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Pa Penitenziari, che aggiunge altri particolari sull’istituto e sulla giornata odierna.
"Durante la mattinata odierna un detenuto di origini magrebine e sempre nello stesso reparto Art.32 ha dato fuoco alla cella senza alcuna motivo mentre, nel pomeriggio, in prima sezione una violenta rissa tra detenuti nordafricani e magrebini è stata sedata grazie all’intervento della polizia penitenziaria. Episodi che potevano avere conseguenze ben più gravi e mette ancora una volta a nudo la fragilità della sicurezza carceraria in senso lato e le immani difficoltà della polizia penitenziaria, fatte soprattutto di inadeguatezza degli organici e mancanza di equipaggiamenti" - sottolinea il Segretario della UILPA PP, che si chiede: “cosa sarebbe successo se il detenuto non fosse stato bloccato in tempo dalla polizia penitenziaria, avrebbe strozzato il poliziotto?".
"Tale episodio rappresenta uno dei casi di scuola sull’utilità della dotazione del taser anche per il corpo di polizia penitenziaria, unica fra le forze di polizia a non possederlo. E’ giunta l’ora che l’esecutivo si faccia compiutamente carico dell’emergenza penitenziaria tutt’ora in atto e dei mali atavici che affliggono il corpo di polizia penitenziaria da decenni di malgoverno" - conclude Pagani - "soprattutto un istituto come quello di Sanremo che oggi conta 271 detenuti”.