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Sport | 26 marzo 2022, 07:21

Calcio: verso Novara-Sanremese, mister Andreoletti “Loro sono i favoriti e noi in ottime condizioni, sarà un match da vivere”

" A loro toglierei Vuthaj ma sarà bello giocare al meglio per entrambe" dice il tecnico lombardo che parla anche del suo futuro e della mancata qualificazione al Mondiale dell'Italia

Calcio: verso Novara-Sanremese, mister Andreoletti “Loro sono i favoriti e noi in ottime condizioni, sarà un match da vivere”

Sono partite belle da giocare e da vivere”, è questo  il titolo di  mister Matteo Andreoletti per Novara-Sanremese. A poco più di 24 ore dal big-match che opporrà le due squadre al vertice del girone A, l’allenatore della Sanremese analizza l’impegno:” Arriviamo da un filotto di partite senza sconfitte, nelle quali difendiamo bene e siamo solidi. Insomma, potremo giocare una partita importante in ottime condizioni”.

Il tecnico di Alzano Lombardo lascia al Novara il ruolo da favorita, facendo trasparire anche un pizzico di scaramanzia: ”Giochiamo contro un avversario con numeri impressionanti: ha il capocannoniere ed è la candidata principale alla vittoria del campionato. E penso che ci riusciranno. Anche perché con sei punti di vantaggio, a nove-dieci giornate dalla fine, lo possano perdere soltanto loro. Lo dicevamo già quando erano a +14 dalla seconda ma il discorso vale anche adesso che il gap si è ridotto. Rimangono i favoriti”.

Nello spogliatoio biancoazzurro però non c’è timore che la pressione e l’attesa possano inficiare la squadra:” Per chi fa questo mestiere, penso siano partite belle da giocare. Contro un avversario forte e in una cornice come il ‘Piola’; quindi non credo soffriranno la pressione e non sono preoccupato dato che arriviamo da un momento  positivo.”

Lo stesso giochetto fatto con Gagliardi qualche giorno fa, lo riproponiamo anche ad Andreoletti: chi toglierebbe agli avversari? : ”È scontato dire Vuthaj: un giocatore da 25 gol, praticamente uno a partita, quando hai un giocatore così vuol dire che parti sempre 1-0.” E anche a microfoni spenti, durante tutta la stagione, il tecnico non ha mai nascosto il suo apprezzamento per l’attaccante. Poi però sottolinea:” Anche Vuthaj sarà un fattore che concorrerà alla bellezza della partita, come dicevo prima: sarà bello e stimolante giocarsela al meglio, con entrambe al completo e senza togliere nessuno. Ci sono tutte le condizioni per non avere alibi giocando al massimo ed a viso aperto”.

La Sanremese potrà contare sull’apporto di 125 tifosi, stando ai dati forniti dal club, che partiranno dalla Città dei Fiori per seguire la squadra in trasferta.  Una spinta non scontata in questa categoria:” Indubbiamente fa  davvero piacere. Spero che questa partita possa essere uno slancio per noi e per i tifosi: mi piacerebbe vederne di più anche al ‘Comunale’ perché, nonostante l’ottimo rendimento, facciamo fatica a riempire lo stadio. E abbiamo davvero bisogno dei nostri tifosi”.  

Novara-Sanremese sarà un crocevia della stagione e dire qualcosa anche del futuro del tecnico ”Non penso che la mia carriera e il progetto della società passino da una singola partita, sarebbe stupido ragionare e fare valutazioni in funzione di un solo match. Il percorso della Sanremese è tracciato: la società è solida , ambiziosa e sta mettendo i presupposti per fare bene, da qua ai prossimi anni. Da un punto di vista personale, spero che la carriera mi possa riservare altre sfide altrettanto, o ancor più, importanti. Come detto, sono partite che ognuno vuole vivere”.

La chiusura però è dedicata all’argomento del giorno: per la seconda volta di fila, l’Italia non andrà ai Mondiali. E da collega, Andreoletti non scarica tutte le responsabilità su Mancini:” L’ho vista, purtroppo. Ma per coerenza con quanto detto prima: non è da una partita secca che si può dare una valutazione. Il risultato è figlio di una gestione disastrosa del calcio italiano e così arrivano batoste del genere. Dopo certe disfatte si possono analizzare i motivi e ripartire per ricostruire qualcosa di importante, come bisognerebbe fare. Se invece si cominciano ad addossare le colpe a Mancini, alle convocazioni piuttosto che al centravanti, non risolverai il problema del calcio italiano che è ben più grosso di una singola sconfitta contro la Macedonia”.

Alberto Ponte

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