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Eventi | 04 luglio 2021, 09:31

Imperia: mercoledì a Villa Faravelli appuntamento con il festival “Due parole in riva al mare”

Sarà presentato il libro “Di luce propria” di Raffaella Romagnolo

Imperia: mercoledì a Villa Faravelli appuntamento con il festival “Due parole in riva al mare”

A Imperia ritorna il festival “Due parole in riva al mare”. “Abbiamo deciso che vogliamo esserci proprio per dare un segno di ripartenza - dichiarano gli organizzatori - ripartiamo delle storie, dai libri e dai classici incontri con i nostri scrittori del cuore”.

Torna per il decimo anno consecutivo la rassegna letteraria organizzata dall’associazione culturale “Due Parole in riva al Mare”, direttore artistico e presidente Nadia Schiavini, la libraia, con il patrocinio del Comune di Imperia, della Provincia di Imperia e Regione Liguria. Per il primo anno il festival si svolgerà, grazie al patrocinio e alla partecipazione della Città di Imperia, in uno dei luoghi prestigiosi della città, nel parco di Villa Faravelli.

Siamo molto orgogliosi e felici di aprire le porte di Villa Faravelli ad autori così importanti e prestigiosi - spiega l’Assessore alla Cultura, Marcella Roggero - l’amministrazione, anche quest’anno, ha lavorato per realizzare un calendario che qualifica sempre più Imperia città Viva e ricca di cultura. È, inoltre, un momento di unione tra Musei ed eventi che ci auguriamo possa invogliare a visitare la bellissima collezione dell’ Arch. Invernizzi ospitata all’interno della Villa”.

Ogni mercoledì, da fine giugno ad agosto, un incontro con un autore a due passi dal bel mare di Ponente, a Imperia per chiacchierare scoprendo storie ed entrando nel laboratorio dello scrittore. Il programma dell’edizione 2021 si contraddistingue per la sua versatilità, offrendo un ventaglio di proposte e incontri adatti a ogni pubblico.

Ci saranno infatti romanzi rosa ma anche storia gialla, testimonianze di vita, narrazioni di viaggio e due speciali serate che omaggeranno il plenilunio con un trekking tra bellezze del territorio e magia della narrazione, con la guida certificate Barbara Campanini.

Aggiungono gli organizzatori: “Un grazie particolare ai nostri sponsor che hanno creduto nel nostro progetto e hanno reso possibile la realizzazione della X edizione del Festival due parole in riva al mare: Banca Passadore di Imperia, Supermercati Villaregia della Galleria Isnardi, EndORfine, Azienda Fratelli Carli, Hotel Rossini al Teatro, il Ristorante i Sognatori e il Poggio dei Gorleri. Un grazie speciale ai volontari dell'associazione e ai gruppi di lettura: senza di loro l'organizzazione di questo Festival non sarebbe possibile”.

Mercoledì dalle 21 Raffaella Romagnolo presenta “Di luce propria”, edito da Mondadori. Dialoga con l'autrice il gruppo di lettura 'Frammenti'.

“Me. Scegli me.” In fila con gli altri, Antonio Casagrande sa che la sua preghiera muta non troverà ascolto. Scelgono sempre qualcun altro. È stato così per gli undici anni che ha trascorso al Pammatone, l’orfanotrofio genovese che lo ha accolto appena venuto al mondo, il 13 giugno 1855. E non c’è dubbio che sia per quella pupilla color perla. Chi vorrebbe un bambino difettoso? Invece un bel giorno succede. «Lui» indica l’omone grondante di pioggia che gli sta davanti. Gli serve un apprendista, poche storie.

Nella bottega di Alessandro Pavia, Antonio impara quel che gli servirà a stare al mondo: la magia dell’alfabeto, la passionaccia per la politica, l’amore per la giustizia e soprattutto la nuovissima arte della fotografia. Misture alchemiche, carta albuminata e la luce, la cosa più importante. Il resto glielo spiega madama Carmen, tenutaria di bordello con il cuore spezzato e un gran talento per gli affari. Sono tempi decisivi, quelli, e anche Pavia ha una missione: la folle, visionaria impresa di ritrarre uno per uno i Mille che con Garibaldi fecero l’Italia. A Borgo di Dentro, un pugno di case sulle colline piemontesi, ne ha scovati addirittura quattro. Proprio lì, in un giorno di festa, Antonio scopre il suo potere: liberato dalla benda, potenziato dall’obiettivo della macchina fotografica, l’occhio cieco vede ciò che nessuno può vedere, il destino, l’ineluttabile. È un dono, forse. Secondo Antonio, una maledizione.

Sullo sfondo, l’Italia è appena nata e l’orfano del Pammatone si fa uomo attraversando i momenti che trasformano un paese straccione e inconsapevole in una nazione. In mezzo a una folla in rivolta per il pane, Caterina, libera e coraggiosa, lo prende per mano e lo aiuta a capire, mentre le sue visioni si fanno sempre più caotiche e terribili. L’occhio cieco nel mirino, Antonio vede ciò che nessuno vorrebbe vedere, il fango delle trincee nello sguardo dei giovani che inneggiano alla guerra, la fine di chi amiamo. Feroce e implacabile, la morte non smette di sfidarlo. Finché Antonio Casagrande raccoglie la sfida. Con la sua immaginazione potente e una scrittura capace di accogliere il tumulto della realtà, Raffaella Romagnolo ci regala un romanzo civile e intimo al tempo stesso, che assorbe tutti i colori del mondo e ne restituisce la luce.

Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive sulle colline tra Piemonte e Liguria. Tra i suoi romanzi: La masnà (Piemme), Tutta questa vita (Piemme), Destino (Rizzoli). Con La figlia sbagliata (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega nel 2016, mentre Respira con me (Pelledoca) è stato finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.

C.S.

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