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Attualità | 02 aprile 2021, 10:54

Servizio idrico in provincia di Imperia: indennizzi, accordo raggiunto 'solo' con Amat

Non è stato raggiunto l'accordo per AIGA di Ventimiglia, circa 1,4 milioni e per 2i Rete Gas, che provvedeva al servizio idrico nei due comuni di Santo Stefano al Mare e Riva Ligure, 1,3 milioni.

Gaia Checcucci, Commissario ad acta per il servizio idrico integrato

Gaia Checcucci, Commissario ad acta per il servizio idrico integrato

Su tre società, soltanto con una, Amat, è stato trovato l'accordo per gli indennizzi destinati agli enti che avevano in gestione il servizio idrico in provincia di Imperia, prima del subentro di Rivieracqua. Il Commissario ad acta per il servizio idrico integrato, Gaia Checchucci ha firmato un decreto che stabilisce i valori da corrispondere alle singole società. 

AMAT, ha accolto il passaggio da 23,5 a 10,5 milioni. Discorso diverso per AIGA di Ventimiglia e per 2i Rete Gas che provvedeva al servizio idrico su Santo Stefano al Mare e Riva Ligure. Per la prima è stato stabilito un indennizzo a circa 1,4 milioni mentre per la seconda a 1,3 milioni. Con entrambe non è stato raggiunto l'accordo.

Per quanto riguarda AMAT le parti hanno indicato al Commissario una cifra di compromesso rimettendosi poi alla sua decisione e rinunciando ai contenziosi pendenti. "Ringrazio le due società AMAT e Rivieracqua e il Comune di Imperia per aver saputo chiudere la trattativa ed essersi venuti incontro, nonostante la notevole distanza iniziale - ha detto il Commissario ad acta Gaia Checchucci - È un atto di responsabilità che garantisce in primo luogo gli utenti e i cittadini da rincari tariffari eccessivi. Rispetto ai valori di indennizzo stabiliti dall'ATO nel 2017, soltanto per AMAT la differenza è di 13 milioni (da 23,5 a 10,5). Quando accettai l'incarico misi subito in chiaro che non avrei proceduto ad alcun rimborso prima del subentro, e che avrei rideterminato i valori di indennizzo sulla base di un'istruttoria rigorosa e dando ampi margini di contraddittorio".

"Siamo giunti al termine di questo percorso e sono soddisfatta: Rivieracqua, che rischiava il fallimento, riduce in maniera consistente gli indennizzi che non erano ancora stati ammortizzati in tariffa e conserva il margine sufficiente per pagare i creditori al 100%. Si creano dunque le condizioni per chiudere con il passato e cominciare una fase nuova" - conclude.

"La nomina di un commissario ad acta ha risolto una situazione che era ferma da quasi un decennio - ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - Nonostante il codice dell'ambiente lo preveda dal 2006, è la prima volta in Italia che un ATO viene sostituito nelle sue funzioni da un organo monocratico: usando gli strumenti previsti dalla legge abbiamo risolto positivamente un problema annoso e complesso. Il lavoro vero comincia ora: occorre procedere con un piano d'ambito e la tariffa unica, creare le condizioni per dare la giusta rappresentanza a tutti i comuni tenendo conto del loro diverso peso nel territorio, senza dimenticare le esigenze di nessuno, dal più grande al più piccolo". 

C.S.

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