Sarà ricordata a lungo questa edizione 2021, diversa dalle precedenti, senza pubblico e senza manifestazioni collaterali. Un evento unico e insolito, amato, odiato e criticato. L’apertura della serata è stata affidata alla Banda della Marina Militare con l’esibizione dell’Inno di Mameli per rammentare a tutti l'unità del nostro Paese nella lotta al nemico invisibile. Hanno vinto a sopresa i Maneskin con "Zitti e buoni" davanti a Fedez-Michielin ed Ermal Meta.
Un verdetto che non ha reso tutti concordi. Amadeus e Fiorello hanno dato il meglio di se stessi portando a casa uno dei Festival più difficili. Willie Peyote si è aggiudicato il premio della critica e Colapesce e Dimartino hanno vinto il premio Lucio Dalla. Madame si è aggiudicata invece il premio Sergio Bardotti per il miglior testo e Ermal Meta, il favorito della finalissima, si è dovuto accontentare invece del premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione, assegnato dai musicisti dell’orchestra. Si è chiuso il sipario su uno spettacolo fuori tempo, con stonature e tempi lunghi, sketch da villaggio turistico e incursioni fuori tema, ma comunque con begli arrangiamenti e un'unica speranza: tornare presto alla normalità.
Ecco il commento finale dei nostri opinionisti.
Apre la carrellata il critico musicale Maurizio Scandurra
segue un Gatto Panceri molto critico.
Prende poi la parola Silvia Mezzanotte
per poi passarla a un Valerio Liboni polemico e deluso.
Chiude la rassegna Mariella Nava un pò malinconica per la fine della kermesse.