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Attualità | 03 marzo 2020, 22:06

Preoccupazione per l'emergenza Coronavirus: l'Assobalneari scrive al Presidente del Consiglio Conte

"Chiediamo quali rappresentanti di questo comparto strategico per il Paese di poter partecipare ai tavoli straordinari di concertazione per le misure che il Governo vorrà adottare nelle prossime settimane”.

Preoccupazione per l'emergenza Coronavirus: l'Assobalneari scrive al Presidente del Consiglio Conte

Assobalneari, associazione che difende i gestori degli stabilimenti, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Commissario per l’Emergenza, Angelo Borrelli, ed ai gruppi politici di Camera e senato, sull’emergenza Coronavirus.

“I dati Ocse sul Pil mondiale resi noti ieri – è scritto - sono negativi. La diffusione del Coronavirus ha indotto l’Organizzazione internazionale per lo sviluppo economico a prevedere ‘economia a rischio per gli effetti del Covid-19’ e all’Italia viene attribuita una ‘crescita 0’. Inoltre i dati dell’autorevole Goldman Sachs sono ancora più preoccupanti poiché il nostro Paese dovrebbe attestarsi ad una crescita di meno 0,6%. Queste proiezioni già preoccupanti ovviamente si basano sugli elementi a disposizione oggi ma che in base agli accadimenti potrebbero avere domani consistenze ancora più rilevanti”.

“La comunità internazionale sta fronteggiando una emergenza a tutela primariamente della salute delle persone con misure importanti che variano da Paese a Paese a seconda delle situazioni, e ciò sta già oggi evidenziando nel concreto della quotidianità problemi di natura socio economica di rilevanza non immaginabili fino ad un mese fa quando, la maggior parte di noi, percepiva quanto viviamo oggi come un problema di una altra parte del Mondo con la speranza che non ci avrebbe mai coinvolto. Ma non è stato così. Oggi l’Italia è uno dei Paesi maggiormente colpiti e sta fronteggiando con tutte le sue forze e risorse una situazione sanitaria difficile che sta inevitabilmente procurando fortissime ripercussioni negative su vari comparti economici dovute principalmente alla limitazione di movimento dei flussi delle persone, non solo in ambito nazionale, ma su scala mondiale. Ieri importanti compagnie aeree statunitensi hanno sospeso i voli da e per l’Italia e oggi molte altre ne hanno annunciato lo stop. L’associazione internazionale del volo aereo (IATA) ha ipotizzato una diminuzione del Traffico Aereo mondiale con un calo di 70.000.000 di viaggiatori per i prossimi mesi. Il contesto economico che si prospetta è certamente drammatico. Ciò sta provocando inevitabilmente forti contrazioni sull’ Industria del Turismo che, per il nostro Paese, rappresenta un valore di rilievo del Pil. Prenotazioni alberghiere cancellate, città d’arte e le più importanti destinazioni turistiche hanno subito il crollo delle presenze; ristoranti deserti, esercizi commerciali vuoti e l’indotto a supporto di tutto ciò completamente paralizzato. Oggi dobbiamo fare i conti con uno scenario le cui prospettive per la stagione turistica ormai alle porte sono seriamente desolanti, viste le attuali condizioni. Molte categorie produttive e anche quelle del turismo chiedono, giustamente e con forza, un impegno del Governo ad adottare provvedimenti importanti di natura economica che possano, anche se in minima parte, aiutare a fronteggiare la grave crisi in cui siamo, nostro malgrado, sprofondati.

“Assobalneari Italia, associazione di categoria delle imprese balneari aderente a Federturismo Confindustria, e coofondatrice di EFEBE (European Federation of beach enterprises), pone l’attenzione sulla questione della errata applicazione della Direttiva Bolkestein ai concessionari demaniali marittimi ai fini ricreativi, che ha provocato una situazione di crisi e di emergenza per il settore che stiamo ormai sopportando con forti ripercussioni sul comparto dal 2008: “Ancora oggi, nonostante ci sia una legge dello Stato che estende le concessioni in essere al 2033 la maggior parte dei comuni italiani non la applica per confusione provocata da inopportune circolari, sentenze spesso contradditorie e addirittura prese di posizione da parte di procure della repubblica che non sono legittimate a contestare Leggi dello Stato vigenti. In questi anni abbiamo fatto incontri, convegni, riunioni a tutti i livelli, con rappresentanti di vari governi, ma ancora oggi viviamo in una situazione di totale incertezza che oggi si va a sommare alla situazione di emergenza sanitaria con le già citate ripercussioni economiche. Perciò non ci resta altro che richiamare ancora oggi l’attenzione del Governo e di tutte le forze politiche per affrontare in questa situazione drammatica per il Paese un’altra situazione di crisi che dagli accadimenti viene ulteriormente esasperata. La richiesta concreta ed operativa di Assobalneari Italia è oggi più che mai l’approvazione di una norma che escluda dall’ applicazione della Direttiva Bolkestein le concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi contestualmente all’ indicazione perentoria da impartire ai Comuni costieri di applicare l’ estensione delle concessioni al 2033 come previsto dalla Legge 145 del 2018.  Tutto ciò non richiede nessuna copertura finanziaria o sforzi di natura economica da parte del Governo, e non rappresenta una domanda di contributi economici o sgravi o sospensioni di pagamenti di tributi. Richiede solo un deciso impegno politico che permetta a 30.000 imprese, tipicamente a conduzione famigliare, di poter affrontare con maggiore forza e sopportazione quanto ci sta accadendo. Ciò rappresenterebbe una “iniezione di ottimismo e di aiuto” per delle aziende che rappresentano il volano dell’industria del turismo che si sviluppa sui 6.500 km delle nostre coste”.

“Riteniamo oggi che preoccuparsi di emanare un DPCM per non dare comunque una soluzione definitiva al problema sia ormai superato dalla situazione contingente, e che il Governo ed il Parlamento insieme debbano impegnarsi a risolvere anche attraverso i provvedimenti di urgenza che verranno adottati nei prossimi giorni per dare un forte segnale anche nell’ ottica di un rilancio concreto ad un comparto che ha rappresentato in questi anni un appeal riconosciuto da tutti i frequentatori delle spiagge italiane. Riteniamo che questa nostra richiesta debba essere inserita e sostenuta all’ interno di un pacchetto di richieste che il Governo sottoporrà prossimamente all’ UE nell’ambito delle misure da porre in essere per fronteggiare i contraccolpi economici dei prossimi mesi. Assobalneari Italia, è certa di esprimere il sentimento comune delle 30.000 imprese balneari italiane, nel chiedere una fuoriuscita definitiva dalla errata applicazione della Direttiva ‘Bolkestein’ che con le nostre imprese nulla ha a che fare e che fino ad oggi ha solo provocato danni. Chiediamo quali rappresentanti di questo comparto strategico per il Paese di poter partecipare ai tavoli straordinari di concertazione per le misure che il Governo vorrà adottare nelle prossime settimane”.

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