/ 

In Breve

| 28 novembre 2016, 17:00

Imperia 103

Imperia 103

Imperia 103 e poi Genova 80, Savona 66 e La Spezia 32. Sembrano i numeri del radiotaxi, invece sono le posizioni delle province liguri nella classifica annuale stilata da ItaliaOggi-Università La Sapienza di Roma. Ognuno può commentare i risultati un po’ come gli pare, perché anche nella zona più disastrata d’Italia c’è almeno un dato positivo che fa ben sperare. Sfoglia il rapporto completo

Prendiamo la nostra provincia: è perfino migliorata rispetto al 2015, quando era 107esima su 110, quart’ultima. Guardando più in dettaglio tra le nove dimensioni dell’analisi - a loro volta scomposte in decine d’indicatori - si nota che il Ponente ligure primeggia nella categoria tempo libero e turismo con il quinto miglior punteggio complessivo italiano.

All’estremo opposto, Imperia è ultima per quanto riguarda l’ambiente: 110 e lode per la metodica raccolta differenziata dei rifiuti, la brillante gestione degli acquedotti secondo il modello islandese delle tubazioni a diffusione di geyser, la stupefacente organizzazione del trasporto pubblico locale sospinto a idrogeno latente e gasolio all’ultima puzza.

Resto comunque diffidente sui rilievi di queste graduatorie tuttologhe, che pretendono d’incasellare in numeri e statistiche un tema così sfuggente come la “qualità della vita”. Misurare la qualità con la quantità mi è sempre parso un limite. È vero, alcuni parametri sono utili, ad esempio la produzione pro capite di spazzatura e il numero di automobili ogni mille abitanti possono rivelare la natura sporca e congestionata di un territorio e indirizzare le politiche locali verso vie più virtuose.

Se prendessimo quell’Imperia 103 come un dato oggettivo, allora saremmo nei guai fino al collo (probabilmente in molti casi ci siamo). Che cosa ci tiene a galla? Forse è la percezione della qualità della nostra esistenza, che sotto vari aspetti non è poi così male.

Proprio il tempo libero è il nostro punto di forza, anche se sul turismo sono perplesso, mi pare che siamo distanti anni luce dalle migliori pratiche che si osservano altrove. Sulle altre dimensioni la provincia certamente è indietro: lavoro, salute, scuole, criminalità eccetera. Nella cartina d’ItaliaOggi la Liguria è zona rossa come il centro-sud, Imperia è tra Palermo e Reggio Calabria, in una classifica scivolosa come la paleofrana di Monesi.

Luca Re

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium