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In Breve

| 17 agosto 2016, 17:00

Binari a tempo unico

Dal mare alla montagna, e poi?

Binari a tempo unico

Già i treni del mare sono pochi e lenti, ma quelli “della montagna” nemmeno esistono sulla linea Cuneo-Ventimiglia. In questi giorni avevo pensato di andare da Imperia a Limone Piemonte, fermandomi una notte e rinunciando all’automobile. Trenitalia e le regioni coinvolte (Liguria e Piemonte) avevano molto pubblicizzato, qualche mese fa, l’introduzione di nuove coppie di convogli per facilitare gli spostamenti verso la Riviera. Chissà per quale fantasticheria, ero convinto che la situazione sulla storica ferrovia che attraversa la Val Roja fosse un pochino migliorata.

Ebbene, per la salita un treno abbastanza comodo ci sarebbe anche: partenza da Imperia Porto Maurizio alle 17.31 e arrivo a Limone tre ore dopo, con un solo cambio a Ventimiglia. Se fosse un sabato, potrei contare addirittura su un viaggio diretto in due ore e mezzo, partendo alle 16.53 sempre da Imperia. Purtroppo quei geni che compilano gli orari si sono dimenticati del ritorno dai monti. Escludendo, infatti, i convogli del mattino e del primo pomeriggio, che sono assolutamente inconciliabili con le esigenze di un escursionista, resterebbe solo l’itinerario della speranza Limone-Fossano-Savona-Imperia con due cambi e quasi cinque ore di percorrenza, dalle 17.32 alle 22.20.

Insomma siamo alle solite: il percorso è di fatto inutilizzabile, un ramo quasi secco che, per salvarsi dalla definitiva potatura, dovrà affidarsi ai lavori di ammodernamento del tracciato concordati tra Italia e Francia. Dopodiché, non si sa bene quando, magari circoleranno più treni che permetteranno ai villeggianti del mare e della montagna di raggiungere le rispettive mete. Per ora, non resta che salire in macchina, o abbandonare l’impresa e dirigersi altrove. Quanti anni ci vorranno per riqualificare/velocizzare la linea? La Francia sbloccherà la sua parte di fondi? Soprattutto, questa ferrovia interessa ancora a qualcuno?

Va bene guardare al turismo, a quei “binari senza tempo” che fanno rivivere antiche carrozze, ormai escluse dal trasporto pubblico locale. Sta per accadere sulla tratta Ceva-Ormea in Val Tanaro, chiusa nel 2012, ora pronta a rientrare in funzione in alcune date autunnali, con un programma di manifestazioni ed eventi enogastronomici nelle località attraversate. La Cuneo-Ventimiglia potrebbe essere molto più di questo, potrebbe abbinare il turismo alla “normale” fruizione dei pendolari. I suoi binari sono ancora in tempo?

Luca Re

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