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| 06 dicembre 2015, 08:00

In&out: dall'Inghilterra a Ceriana, la storia di Roger e sua moglie Vib, tra lavoro e tradizioni

Oggi sono perfettamente integrati nella società del paese e hanno anche imparato il dialetto "cerianascu"

In&out: dall'Inghilterra a Ceriana, la storia di Roger e sua moglie Vib, tra lavoro e tradizioni

Capitare in Italia per lavoro e poi decidere di farne il proprio nuovo Paese, andando alla ricerca del posto ideale. Roger Tilbury e sua moglie lo hanno cercato a lungo, fino a quando, per caso, si sono imbattuti in Ceriana. Oggi sono perfettamente integrati nella società del paese e hanno anche imparato il dialetto "cerianascu". Ecco la loro storia.

Dall'Inghilterra a Ceriana, perché questa scelta?

Anche se io e mia moglie siamo entrambi inglesi, ci siamo conosciuti a Rieti 40 anni fa, dove lavoravamo per la Texas Instruments. Quando lei si è laureata abbiamo deciso di spostarci a Ivrea, dal momento che ci siamo innamorati tutti e due dell'Italia. Devo dire la verità però, ammettendo che il mio amore per l'Italia è cresciuto più lentamente in quanto la mia idea era di lavorare a Nizza. Il mio incarico a Rieti doveva essere solo temporaneo, ma stando li due anni ho imparato a conoscere e apprezzare la vostra cultura. Verso il 2000 abbiamo deciso di voler comprare una casa per le vacanze, dove ci fosse sempre il sole. Dapprima abbiamo cercato in Toscana, poi in Puglia ma non trovammo niente di nostro interesse. Ci imbattemmo per caso nell'annuncio di un rustico in vendita a Ceriana. Decidemmo di vistare l'area. Nonostante il brutto tempo e la pioggia, ci innamorammo subito del paese e iniziammo la nostra ricerca di una casa adatta, anche grazie all'agenzia di Alessandra Bellini. Trovammo un rustico adatto a noi e decidemmo di restaurarlo. Proprio prendendo questa decisione, scegliemmo anche di andare in pensione e di trasferirci a Ceriana. Anche se non iniziammo i lavori prima del 2005, per permessi e burocrazia varia.

Cosa c'è a Ceriana che è impossibile trovare altrove?

Noi amiamo sia il paese, che le persone, che ci hanno accolto fin dal primo momento. Amiamo le tradizioni locali e partecipiamo, per quanto possibile, alla vita locale, specialmente quando c'e' da cantare. Ci piace il fatto che nonostante sia un piccolo,paese, a Ceriana ci sia da fare qualcosa tutto l'anno, che ci sia pieno di bar, ristoranti, negozi, che ci sia la banca e sia presente il dottore. Certo, non è la perfezione, infatti siamo un po' stanchi della pioggia e della nebbia in inverno, ma esiste davvero un posto prefetto dove vivere?! Ci sentiamo molto fortunati ad aver trovato Ceriana nella nostra vita.

Ti senti più italiano o più inglese?

Siamo assolutamente inglesi, nonostante gli 11 anni di vita qui. Ma ci sentiamo un pochino italiani in fin dei conti.

Ti manca il tuo paese d'origine?

Non molto a dire il vero. Certo ci manca la nostra famiglia, che vive la, specialmente nostro figlio e i nostri tre nipotini. Nostra figlia invece, per fortuna, ha incontrato un ragazzo italiano qui, con cui vive e ha due bambini. Ci rechiamo in Inghilterra diverse volte all'anno, anche per mantenere vive alcune tradizioni, molto semplici, come mangiare fish n chips, ma dopo poco abbiamo voglia di tornare in Italia e di mangiare all'italiana!

Hai appreso qualcosa di tradizionale a Ceriana?

Si, adesso parlo un italiano molto più corretto, mia moglie in questo è sempre stata più brava di me! Ora abbiamo imparato anche un po' di "cerianascu". Abbiamo imparato a coltivare uva e olive e ora possiamo dirci indipendenti nella produzione di olio e vino.

Io ho anche imparato qualche nozione di muratura, costruendo un forno per le pizze e, di conseguenza, imparando a cucinare anche le pizze! Solitamente cuciniamo un mix di cucina italiana, francese e inglese che include spesso spaghetti alla carbonara e, quando è possibile, cinghiale. In questi anni io ho anche imparato a recitare un po', prendendo parte al corteo di San Benedetto a Taggia, con le splendide persone del Rione Pantano e del Teatro del Marchingegno. 

Stefania Orengo

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