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In Breve

| 14 gennaio 2013, 15:14

Taggia: gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Sanremo restaurano la cappella San Martino

Ogni operazione sarà svolta completamente dagli studenti che, pur assistiti dai docenti, sono chiamati a programmare le diverse dinamiche dell’intervento con la massima competenza professionale e gestionale e con la massima attenzione a tutte le fasi che compongono il percorso.

Taggia: gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Sanremo restaurano la cappella San Martino

Un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo inizierà, mercoledì prossimo, l’operazione di recupero e restauro di un prezioso bene artistico di Taggia. Si tratta dell’antichissima cappella San Martino di proprietà della famiglia Baiardi.

Il primo intervento, condotto con la guida del docente di Rilievo e disegno dei Beni Culturali. arch. Luca Greggio, riguarda il rilevamento tecnico della struttura a cui seguirà il disegno dettagliato delle sue parti, fondamentale per impostare l’articolazione del restauro guidato dal prof. Angelo Ardissone. Un processo che consiste in una prima diagnosi delle condizioni di fatto del bene, nella predisposizione di un progetto di recupero e poi nell’esecuzione pratica del restauro che si preannuncia impegnativo perché il tempo ha severamente compromesso molte parti originarie della struttura e in particolare gli affreschi che dovranno essere completati o addirittura ricostruiti.

Ogni operazione sarà svolta completamente dagli studenti che, pur assistiti dai docenti, sono chiamati a programmare le diverse dinamiche dell’intervento con la massima competenza professionale e gestionale e con la massima attenzione a tutte le fasi che compongono il percorso. In questa prospettiva l’iniziativa si qualifica per almeno due riflessi di significativi: il primo riguarda l’esperienza diretta che gli studenti hanno l’opportunità di fare realizzando un intervento reale e non simulato anticipando le esperienze operative che saranno tenuti a maturare quando entreranno nel mondo del lavoro. Il secondo riguarda il piacere e l’importanza di recuperare uno dei tanti piccoli tesori artistici che la storia ci ha consegnato e che oggi è sempre più difficile salvare e riportare alla dignità originaria.

Carlo Alessi

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