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Attualità | 27 dicembre 2025, 07:14

Nuovo stadio, il tema torna centrale a Sanremo: con Karembeu e i nuovi soci la Sanremese guarda al futuro

Dopo anni di ipotesi e rinvii, il dossier torna d’attualità con l’ingresso dei nuovi soci e del vicepresidente Christian Karembeu. Il presidente Masu rilancia: “Così com’è lo stadio è obsoleto, serve guardare avanti”

Nuovo stadio, il tema torna centrale a Sanremo: con Karembeu e i nuovi soci la Sanremese guarda al futuro

Con l’ingresso dei nuovi soci e l’arrivo di figure di profilo internazionale come Christian Karembeu, il tema del nuovo stadio della Sanremese è tornato con forza al centro del dibattito cittadino. Una questione mai davvero risolta negli ultimi anni, che ora riemerge come nodo strategico per la crescita del club e per le ambizioni di un progetto che punta ad alzare l’asticella, dentro e fuori dal campo. A rilanciare apertamente il discorso è stato il presidente Alessandro Masu, che nelle ultime dichiarazioni ha ribadito la necessità di guardare avanti senza nascondere i limiti strutturali dell’attuale impianto. “Abbiamo dato una rinfrescata allo stadio per renderlo fruibile – ha spiegato – ma le strutture sono fondamentali. Così com’è, lo stadio è obsoleto. Se vogliamo coinvolgere personalità importanti, servono impianti adeguati”. Parole che riaprono un dossier mai chiuso e che chiamano in causa direttamente il futuro sportivo e infrastrutturale della città.

Negli ultimi anni il tema del nuovo stadio della Sanremese è stato più volte affrontato, tra ipotesi, studi preliminari e confronti politici, senza però arrivare a una soluzione concreta. L’impianto comunale, pur oggetto di interventi di manutenzione e adeguamento, continua a mostrare tutti i limiti di una struttura pensata per un calcio di un’altra epoca, lontana dagli standard richiesti oggi per attrarre investimenti, sponsor e figure di rilievo internazionale. Più volte, nel corso del tempo, è emersa l’ipotesi di Pian di Poma come possibile sede di un nuovo progetto. Un’area che, nelle intenzioni più volte espresse, potrebbe ospitare non solo uno stadio, ma una vera e propria cittadella dello sport. Un’idea rimasta finora sulla carta, frenata da complessità urbanistiche, costi elevati e dalla necessità di una forte sinergia tra pubblico e privato.

Masu ha confermato che il dialogo con il Comune non è mai venuto meno. “Il Comune è sempre stato disponibile – ha sottolineato – e a breve ci confronteremo per capire se intervenire sull’attuale stadio o ragionare seriamente su Pian di Poma, dove continuo a vedere una cittadella dello sport”. Una dichiarazione che lascia intendere come, con l’ingresso dei nuovi soci, il tema possa finalmente passare dalla fase delle intenzioni a quella delle valutazioni concrete. L’arrivo di Karembeu, nuovo vicepresidente della Sanremese, rappresenta in questo senso un cambio di passo. La presenza di un campione del mondo e di una rete di contatti internazionali rafforza l’idea che il progetto biancazzurro voglia dotarsi di strutture adeguate a una dimensione più ambiziosa. Senza un impianto moderno, capace di rispondere alle esigenze di un calcio sempre più professionale, anche il percorso sportivo rischia di restare limitato.

Il nuovo stadio, dunque, non è più soltanto un tema infrastrutturale, ma diventa una leva centrale per lo sviluppo del club e per il rilancio dell’intero movimento sportivo cittadino. Dopo anni di discussioni e occasioni mancate, l’ingresso dei nuovi soci sembra aver rimesso il dossier in cima all’agenda. Ora la palla passa al confronto tra società e amministrazione, per capire se Sanremo è pronta, finalmente, a trasformare un’idea storica in un progetto concreto.

Andrea Musacchio

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