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Politica | 19 dicembre 2025, 10:48

Bordighera: mossa a sorpresa a poche ore dal consiglio comunale, in nove consiglieri firmano la sfiducia a Ingenito

Ora si attendono pure le reazioni dei partiti mentre salta il Consiglio di questa sera

E’ stata probabilmente messa la parola fine, questa mattina davanti al Notaio di Bordighera Antonio Marzi, all’amministrazione della città delle palme, guidata dal sindaco Vittorio Ingenito. Dopo le dimissioni presentate nel pomeriggio di ieri (che hanno 20 giorni di tempo per essere confermate), questa mattina nove consiglieri (su 17) si sono presentati davanti al Notaio per firmare la sfiducia al primo cittadino.

Si tratta di Massimiliano Bassi, Giuseppe Trucchi, Sara Piantoni, Mauro Bozzarelli, Marzia Baldassarree, Barbara Bonavia, Massimiliano Di Vito, Fulvio Debenedetti ed Alessandro Albanese. La firma dei nove consiglieri mette anche in dubbio la seduta del consiglio comunale di questa sera che, a detta dei diversi partiti politici non sembrava in forse, compresa anche la votazione del bilancio. Ora si attendono pure le reazioni dei partiti che, secondo le dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore, sembrava che fossero allineati per superare lo scoglio del consiglio di questa sera. Questa mattina, proprio mentre i consiglieri firmavano la sfiducia, le segreterie provinciali non sapevano nulla di quanto stesse accadendo nella città delle palme.

Che a Bordighera la situazione fosse intricata lo si sapeva da giorni, da quando è esploso il ‘caso’ del gazebo di Forza Italia che, secondo le dichiarazioni rese dal sindaco Vittorio Ingenito, sarebbe stato fatto montare dalle maestranze comunali. Ma, dopo le firme di sfiducia apposte questa mattina da nove consiglieri tra maggioranza e opposizione, la situazione sta ulteriormente decadendo.

Sembra un tutti contro tutti, con i partiti che sembrano lontani da quella che è sì una amministrazione civica, ma che vede al suo interno diversi esponenti tesserati con i partiti di centrodestra. E risulta quanto meno strano che, a detta degli stessi segretari provinciali, nessuno sapesse cosa stava accadendo a Bordighera, con la sfiducia ad Ingenito.

Poche ore prima, infatti, le diverse segreterie sembravano orientate a indicare ai propri iscritti il regolare voto del bilancio di questa sera ma, probabilmente, qualcosa è saltato visto che dopo la firma dal Notaio in molti sono sobbalzati sulla sedia, non sapendo quanto era accaduto. I consiglieri di minoranza hanno ovviamente cavalcato l’onda ed hanno firmato la sfiducia mentre tra quelli di maggioranza è emerso lo scollamento tra chi è a favore e chi è contro l’amministrazione ed il sindaco Ingenito. I cinque dell'opposizione (Giuseppe Trucchi, Massimiliano Bassi, Sara Piantoni, Fulvio Debenedetti e Alessandro Albanese) avrebbero voluto arrivare al consiglio di questa sera ma, dopo le dimissioni di Ingenito, hanno deciso di andare dal Notaio.

Ora cosa accadrà? C’è chi sosteneva che questa sera si potesse regolarmente svolgere il consiglio comunale, con la singola votazione del bilancio e, quindi, far poi protocollare le firme di sfiducia e far decadere l’assise. Altri, invece, avrebbero voluto che la parola fine fosse immediata con il documento programmatico approvato successivamente dal Commissario Prefettizio che verrà inviato. Le firme sono state protocollate dalla segreteria comunale e inviate alla Prefettura e, quindi, questa sera non si svolgerà il consiglio.

Dai partiti politici arriva una indicazione ben precisa sulla situazione di Bordighera, ovvero che all’interno della maggioranza ci siano questioni personali che vanno oltre a quelle di partito e quindi, le segreterie nulla hanno potuto, visto che i singoli consiglieri hanno la facoltà di decidere autonomamente, nonostante una tessera di partito in tasca.

La caduta del Consiglio comunale ha, oltre alla crisi politica e amministrativa della città di Bordighera, un altro effetto. Quello del decadimento di Marzia Baldassarre dalla carica di consigliere provinciale, a pochissime ore dalla sua elezione, ufficializzata nella tarda serata di ieri. Nel frattempo i consiglieri che hanno firmato la sfiducia sono andati in comune ed ora si cercherà di capire cosa potrà accadere nelle prossime ore.

Carlo Alessi

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