“L’approvazione della riforma sanitaria regionale è un passo decisivo verso un sistema più moderno, efficiente e davvero centrato sul cittadino.” Lo dichiara il consigliere regionale Veronica Russo dopo il voto favorevole al ddl 85.
“La riforma non smantella nulla: semplifica, razionalizza e rafforza. Le paure diffuse in queste settimane – dal personale allo sbando ai Comuni esclusi – sono infondate. L’unificazione delle cinque Asl in un’unica Azienda di Tutela della Salute garantirà una gestione più coordinata, procedure uniformi, maggiore potere di acquisto e più equità per il personale. E lo ribadisco: nessuno potrà essere trasferito senza sua volontà vige il CCNL”.
Russo sottolinea anche il ruolo dei territori: “I sindaci avranno più poteri e più responsabilità, non meno. È così che si rafforza davvero la sanità territoriale". Come rappresentante del Ponente ligure, evidenzia i benefici per l’Imperiese: “Un sistema più omogeneo permetterà di ridurre le disomogeneità storiche e migliorare l’accesso alle cure, dall’entroterra alla costa.”
Nel corso della seduta odierna, Russo interviene anche su quanto accaduto in Aula: “Abbiamo assistito a un fatto grave: alcune sigle sindacali hanno scelto di interrompere i lavori del Consiglio, impedendo il normale svolgimento dell’attività istituzionale. È un comportamento ancora più incomprensibile se si considera che tutte le sigle sindacali sono state regolarmente ascoltate durante le audizioni in commissione, dove hanno avuto modo di esprimere le proprie posizioni”.
“È inaccettabile trasformare il luogo in cui si prendono decisioni per tutti i cittadini in un’arena di pressioni e blocchi organizzati. Ancora più grave è stato vedere l’opposizione alimentare la tensione e poi uscire dall’aula". “Il Consiglio Regionale è la casa di tutti, ma va rispettato. Le rivendicazioni – legittime quando espresse nei modi e nei luoghi corretti – non possono mai tradursi in azioni che impediscono alle istituzioni di lavorare. Continuerò a difendere il diritto dei cittadini ad avere un’assemblea che funziona, che discute e che decide, senza offese che superano i limiti, intimidazioni e strumentalizzazioni.”
“Adesso – conclude – inizia la fase decisiva: l’attuazione. Dal 1° gennaio 2026 i cittadini devono percepire concretamente i benefici del nuovo modello. Continuerò a vigilare perché anche la provincia di Imperia ottenga ciò che merita.”
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