Dopo l’intervento del segretario cittadino di Fratelli d’Italia Antonino Consiglio sul futuro delle concessioni del Mercato Annonario, arriva puntuale la risposta dell’assessore alle Attività produttive, Demanio e Fondi europei, Lucia Artusi. L’esponente della giunta rivendica la correttezza dell’azione amministrativa e rilancia le responsabilità al livello nazionale.
“Vorrei ricordare – afferma Artusi – che non è possibile procedere ad ulteriori rinnovi delle concessioni, perché la normativa nazionale non lo consente. Bisogna andare a bando. Non è che non si voglia: è il governo Meloni ad aver stabilito che i bandi per le nuove concessioni debbano contenere dei criteri specifici, ma questi criteri ancora non sono stati emanati a livello centrale”. Secondo l’assessore, la situazione è dunque sospesa in attesa delle disposizioni che dovranno arrivare da Roma: “Noi siamo pronti ad avviare tutto il necessario, nel pieno rispetto della legge. Ma non possiamo inventarci regole che non esistono o aggirare quelle in vigore. Chi oggi accusa il Comune di immobilismo dovrebbe piuttosto fare pressione sul proprio governo affinché sblocchi i provvedimenti attesi”.
Artusi respinge anche l’accusa di scarsa attenzione nei confronti degli operatori del mercato: “Stiamo lavorando per tutelare le attività e i lavoratori, e lo facciamo con serietà e senza proclami. Il nostro obiettivo è garantire continuità e legalità, non alimentare polemiche sterili. Chi ha responsabilità politiche a Roma ha il dovere di incidere davvero, non di creare nemici immaginari sul territorio”. La vicenda resta dunque aperta, mentre cresce la preoccupazione tra gli operatori in vista della scadenza di fine anno. Il duello politico, nel frattempo, sembra destinato a proseguire.





