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Cronaca | 09 maggio 2024, 12:24

Arresto Toti, Signorini si è avvalso della facoltà di non rispondere

L’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova resta in carcere

Arresto Toti, Signorini si è avvalso della facoltà di non rispondere

E’ durato meno di mezz’ora l’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini, ad di Iren  da parte della gip Paola Faggioni che ha firmato la misura di cautelare.

L’ex presidente dell’Autorità Portuale si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ coinvolto nella maxi inchiesta genovese perché a fronte della promessa di diversi vantaggi, avrebbe assicurato ad Aldo Spinelli l'accelerazione della pratica in comitato di gestione portuale del rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse per 30 anni; la concessione di spazi nelle aree dell'ex carbonile Enel e il tombamento di Calata Concenter; oltre alla concessione di un'occupazione abusiva dell'area dell'ex Carbonile lato levante Nord e Sud. 

Per questi favori, secondo gli inquirenti, Signorini avrebbe ricevuto inizialmente 15.000 euro in contanti. Poi, Spinelli avrebbe pagato a Signorini 22 soggiorni di lusso a Montecarlo, comprese giocate al casinò, "servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici", un posto esclusivo in spiaggia, e l'ingresso al torneo Master 1000 di tennis.

"Le carte sono tali che impongono una lettura attenta. Una lettura che non può essere fatta in carcere. Signorini sta abbastanza bene al di là della situazione ha una sua tranquillità. Ha detto solo che, in una seconda fase, potrebbe eventualmente parlare con il pubblico ministero". È quanto ha dichiarato all'Ansa l'avvocato Enrico Scopesi dopo l'interrogatorio 

"Signorini ritiene di poter fornire una serie di spiegazioni ma difficilmente lo si può fare in una situazione di carcerazione - continua Scopesi -. Confido che si possa risolvere e affrontare il problema della carcerazione. Perché la priorità è adesso chiarire la misura cautelare, farlo uscire da Marassi. Ha confermato la disponibilità di parlare eventualmente in un secondo momento".

L' ad (sospeso) di Iren è "relativamente tranquillo nel contesto della vicenda alluvionale che gli è capitata e rispetto a dove si trova adesso - ha concluso Scopesi -. Gli atti sono tali e tanti che vanno letti e verificati. È troppo presto. Bisogna interpretarli, ma vale per tutti i casi, e ci sono telefonate di quattro anni fa, estrapolate dai contesti, che vanno valutate".

Tra le regalìe anche fiches per il casinò, una borsa Chanel, un bracciale Cartier in oro e la possibilità di disporre di una sua carta di credito durante un viaggio programmato a Las Vegas.

Ma non è finita qui: Spinelli avrebbe anche offerto a Signorini "un incarico con retribuzione pari a 300 mila euro all'anno una volta terminato il mandato" da presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

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