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Attualità | 22 aprile 2024, 17:53

Sanremo: una mattinata dedicata al ricordo delle foibe e dell’esodo al Ruffini-Aicardi di Valle Armea (Foto)

Docenti e allievi hanno espresso la più viva soddisfazione per la riuscita dell’evento

Sanremo: una mattinata dedicata al ricordo delle foibe e dell’esodo al Ruffini-Aicardi di Valle Armea (Foto)

Un importante momento didattico e di crescita personale si è svolto nella mattina del 22/04 presso l’aula studio del plesso di Valle Armea dell’Istituto Ruffini - Aicardi: anche in occasione della prossima festività del 25 aprile si è voluta dedicare una mattinata alla riflessione ed al ricordo di un episodio della nostra storia patria estremamente drammatico che ha coinvolto migliaia di nostri connazionali, quello delle foibe e dell’esodo giuliano-istriano-dalmata.

E’ stata ospite Luciana Miani, profuga dal paese di Piemonte d’Istria, la quale ha recato agli allievi del triennio dell’Istituto, con particolare riferimento alle classi quinte, la propria testimonianza circa gli eventi occorsi non solo nei tragici anni interessati dall’evento, ma anche relativamente alla propria esperienza di essere accolti prima nella zona A di Trieste e poi a Ravenna, in un paese semidistrutto dalla guerra nel quale ricostruire un’esistenza dopo averne abbandonata dolorosamente un’altra nelle proprie terre di origine.

I ragazzi hanno accolto tale testimonianza con grande attenzione e partecipazione, rivivendo eventi per loro assai distanti attraverso la viva e appassionata voce di una persona che ha vissuto direttamente i fatti, la quale ha comunicato con efficacia e umanità quanto occorso attraverso i piccoli ma significativi particolari della vita quotidiana, momenti sofferti e spesso dolorosi, tuttavia proprio per questo stesso motivo estremamente preziosi e significativi.

Docenti e allievi hanno espresso la più viva soddisfazione per la riuscita dell’evento. La testimonianza della Signora Miani ha consentito non solo di conoscere in maniera più profonda eventi storici che ancora oggi talora vengono sottaciuti, ma anche di attuare una didattica viva che per una volta è uscita dalle atmosfere un po’ polverose e talora stantie dello studio libresco – per quanto anch’esse necessarie e forse inevitabili - per ricostruire i fatti del confine nord est nella loro vividezza reale.

Il tutto, inoltre, è avvenuto attraverso parole che non hanno lesinato anche affettuosi consigli di vita e di comportamento per i ragazzi più giovani, nell’esperienza di una persona che si è rapportata in maniera umile, sincera e immediata nei confronti delle nuove generazioni, con un approccio estremamente simpatetico, come quello di una nonna venuta da lontano per fare conoscere ai propri nipoti fatti estremamente spiacevoli del nostro passato, ma che è necessario siano noti affinché non si ripetano. Un approccio che è stato vieppiù estremamente apprezzato.

Tutta la giornata, dunque, si è svolta all’insegna del Ricordo. E, sebbene il giorno a tale occorrenza dedicato, come è noto si collochi cronologicamente il 10 febbraio, la data differita della celebrazione ha fors’anche caricato di ulteriore e maggiore significato per tutti gli uditori la valenza della testimonianza che – si auspica – si ripeterà nuovamente anche in altre situazioni e in altre occasioni future.

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