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Economia | 15 aprile 2024, 07:00

Crollo del mercato crypto nel fine settimana mentre la prevendita di eTukTuk raccoglie 3 milioni di dollari

Nel weekend gran parte degli asset ha perso quota a causa delle tensioni geopolitiche, mentre la prevendita di TUK prosegue bene e raggiunge quota 3 milioni di dollari.

Crollo del mercato crypto nel fine settimana mentre la prevendita di eTukTuk raccoglie 3 milioni di dollari

Durante il fine settimana, il settore delle criptovalute ha incontrato qualche difficoltà importante, subendo un crollo notevole: Bitcoin prima è sceso a $60.800, per iniziare poi un lento recupero (oggi sopra i $66.000) ed Ethereum è sceso a $2.800 (oggi sopra $3.200).

Tutto ciò è avvenuto come conseguenza del peggioramento delle condizioni geopolitiche, con l’attacco dell’Iran a Israele: l’incertezza del momento tocca naturalmente i mercati e influenza anche quello degli asset digitali.

Tuttavia, ci sono prevendite basate su fondamenti solidi che non vengono intaccate da questi eventi: eTukTuk, con il suo fine etico e ambientale, infatti, ha superato $3 milioni in prevendita.

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Crollo nel weekend per il mercato crypto

Non ci sono solo eventi positivi (come il prossimo Doge Day del 20 aprile o l’halving di BTC del 19 aprile) a interessare l’andamento del settore delle criptovalute: anche le guerre, o forse soprattutto, vanno a intaccare gli asset e quello che è accaduto, con l’attacco dell’Iran a Israele, ha comportato non poche conseguenze.

Nel weekend infatti gran parte degli asset sono crollati: Bitcoin è sceso a $60.800, rimbalzando poi a $64.400 e recuperando oggi a $66.500. Stessa cosa per Ethereum, che è sceso prima a $2.800, poi è risalito a $3.000 e oggi è sopra i $3.200.

Non è andata meglio per altri asset che, seppure in recupero oggi, hanno comportato non poche perdite per gli investitori: secondo Coinglass, il crollo è stato di ben $962,4 milioni in totale. Per esattezza, i trader con posizioni long hanno registrato perdite per oltre $771 milioni, mentre i trader con posizioni short hanno subito perdite per oltre $199 milioni.

Le cose non sono andate meglio per il settore DeFi, con liquidazioni per oltre $120 milioni. Julio Moreno, responsabile delle ricerca per CryptoQuant, sostiene che tale svendita è andata ad azzerare i profitti non realizzati degli investitori: “Dopo lo svendere di oggi, i profitti non realizzati dei trader sono al minimo dall’inizio di febbraio (10%). Inoltre, i prezzi sono più vicini a quello di realizzo dei trader, pari a 58.000 dollari”, ha sostenuto.

Le tensioni nel Medio Oriente continueranno a far calare il valore degli asset?

C’è da notare che le tensioni nel Medio Oriente restano molto alte in quanto l’Iran ha reso noto che, se Israele risponderà al suo attacco, la sua azione non si fermerà. Nonostante, infatti, il paese consideri la sua “vendetta” come risolutiva, non si tirerà indietro se Israele lo porterà nuovamente ad agire.

Basti fare riferimento a quanto affermato dalla Missione permanente della Repubblica Islamica dell’Iran: “L’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro la nostra sede diplomatica a Damasco. La questione può considerarsi conclusa. Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarà molto più severa”.

Il proseguire di questa situazione potrebbe dunque comportare nuovi terremoti nelle varie borse e quindi anche nel settore crypto. Intanto, però, ci sono delle prevendite che non conoscono sosta, come quella di eTukTuk, che ha superato quota $3 milioni.

eTukTuk raggiunge $3 milioni in prevendita grazie alla sua finalità etica e ambientale

eTuktuk è un progetto che mette al centro del suo programma la salvaguardia dell’ambiente, in quanto ha intenzione di costruire veicoli elettrici ed ecologici e creare una rete di stazioni di ricarica nei paesi in via di sviluppo del sud-est asiatico, partendo dallo Sri Lanka, paese al quale appartengono i membri del team.

eTukTuk vuole in particolare concentrarsi sull'area di Colombo come primo territorio attivo dove verranno inizialmente collocati gli ZEV proprietari e la rete di ricarica. I TukTuk sono il mezzo di trasporto più popolare all'interno del paese, grandi consumatori di benzina, e che rappresentano il 46% del carburante totale consumato per i trasporti nel paese. 

La politica adottata dallo Sri Lanka in merito prevede la sostituzione del 100% dei veicoli a due e tre ruote entro il 2040, non solo per una questione di inquinamento ma anche per il dispendio dovuto all’aumento esponenziale del prezzo della benzina. 

Il progetto eTukTuk ha acquisito uno stabilimento di produzione a breve distanza da Colombo, con l’intenzione di lanciare la base nel terzo trimestre del 2024.

Le infrastrutture EVSE sono inoltre posizionate in maniera strategica in tutte le città e nelle periferie, per portare un’efficienza di ricarica superiore nei paesi in via di sviluppo: eTukTuk EVSE può alimentare l’eTukTuk ZEV tramite standard CC (7-22 kW) e generare una ricarica efficiente per i veicoli eTukTuk e qualsiasi veicolo elettrico compatibile. 

Le stazioni di ricarica inoltre saranno conformi al protocollo OCPP 2.0 (o più recente), consentendo l’interoperabilità con la maggior parte dei veicoli elettrici e ampliando il mercato ad altri modelli, facilitando l’adozione dell’ecosistema eTukTuk.

Inoltre il progetto ha trovato una soluzione che consentirà la ricarica off-grid, utilizzando la tecnologia solare e che supporterà la longevità della soluzione sostenibile. 

Gli hub di ricarica automatica di eTukTuk sfrutteranno quindi l’energia solare in una batteria da 250 kWh che immagazzinerà e fornirà una carica, anche quando il tempo nuvoloso o di notte.

Secondo la roadmap del progetto: “L'infrastruttura EVSE, la produzione nazionale e le partnership uniche si combinano per ridurre le spese operative degli autisti fino al 78%. I minori costi operativi legati al possesso di uno ZEV aumentano significativamente il potenziale di guadagno di ciascun conducente. Ciò costituirà una parte centrale delle campagne pubblicitarie rivolte agli autisti di TukTuk esistenti, incoraggiandoli a iscriversi e cambiare i loro ICE TukTuk con un’alternativa più pulita, più economica e più efficiente.”

Oltre allo Sri Lanka, eTukTuk è in trattativa con importanti produttori di veicoli elettrici in regioni selezionate della Thailandia e dell'India per creare una rete di stazioni di ricarica in quei paesi, ma anche in Nigeria.

Il token TUK, nativo del progetto, è in questo momento protagonista di una prevendita che ha superato il traguardo di $3 milioni, in questo momento al costo di $0,03 l’uno. Il progetto permette ai suoi investitori di ottenere introiti passivi grazie al meccanismo di staking.

Le ricompense per lo staking verranno distribuite a una tariffa di 4,75 $TUK per blocco BSC e saranno pagabili in 3 anni. L’APY attuale è del 90%.

Per partecipare alla prevendita di TUK, basta collegare il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale del progetto e scambiare ETH o USDT con il numero di token desiderati, usare una carta bancaria o la BNB Chain. 

Le premesse per il token sono valide, per cui vale la pena prendere in considerazione questo investimento, considerando sempre la volatilità del settore.

VISITA LA PREVENDITA DI ETUKTUK

Richy Garino

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