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Attualità | 30 aprile 2023, 07:11

Taggia: dipinge gli sportelli del gas nel centro storico, la storia curiosa di Valeska Cotza

"Il mio sogno è riuscire a dipingere tutti gli sportelli del mio paese".

Taggia: dipinge gli sportelli del gas nel centro storico, la storia curiosa di Valeska Cotza

"Il mio sogno è riuscire a dipingere tutti gli sportelli del mio paese". È quanto ci ha confessato Valeska Cotza la pittrice delle porte in ferro che nascondono i contatori delle case, nelle vie del centro storico di Taggia.

52 anni, metà sarda e tedesca e ormai da 10 anni adottata da questa cittadina alle porte della Valle Argentina. Da 2 anni e mezzo, passeggiando nel dedalo di viuzze tra i palazzi storici tabiesi, ci si può imbattere nelle sue opere. La particolarità è che questi dipinti vengono realizzati esclusivamente sopra queste porticine in ferro. Un'idea che contribuisce ad abbellire con l'arte, questi carruggi pieni di storia. 

Come hai iniziato? "Ho sempre dipinto olio su tela. Tutto è partito durante la pandemia. Ho avuto il Covid e mi trovavo in cassa integrazione. Un giorno, parlando con la mia padrona di casa mi ha proposto di dipingerle lo sportello del contatore del gas, ho accettato e da lì è partito tutto. Ho realizzato un soggetto che richiama l'Africa in vicolo Genovese. - racconta Valeska Cotza - È piaciuto molto, al punto che in poco tempo si è sparsa la voce tra i vicini e tutti quelli che hanno visto il disegno, mi hanno contattata per farne altri e così ho proseguito".

Quella degli sportelli dipinti è una storia che non tutti sanno. "È proprio così, non mi sono fatta molta pubblicità. Ho pensato di coltivare questa mia passione con il passaparola e quello che è nato un po' per gioco, per me oggi è un progetto per abbellire tutto il centro storico e la possibilità di vedere realizzata una mia passione. - spiega la pittrice - Mi piacerebbe poter dipingere tutti gli sportelli credo che in questo modo si contribuisca ad abbellire questo spazio e si crei interesse per chi viene da fuori. Ho anche ricevuto l'apprezzamento da parte dell'amministrazione comunale alla quale avevo chiesto il permesso di proseguire". 

Come funziona il tuo servizio? "Ci vuole sempre l'autorizzazione dei proprietari dell'immobile, non basta essere affittuari. Quando ho iniziato, dipingevo sul posto, ora preferisco portarmi gli sportelli a casa, posso lavorare in tranquillità senza trovarmi accerchiata da curiosi e il disegno rimane anche meglio. Si parte carteggiando la superficie, poi bisogna dare almeno tre mani di pittura, quindi il fondo e solo a quel punto disegno a matita il soggetto che poi pitturerò con due mani di vernice. Non è facile, ci vanno tempo e materiali e anche per questo chiedo comunque un piccolo contributo". 

Un safari in Africa, Audrey Hepburn, grappoli d'uva, calle dai lunghi gambi e un cavallo, sono alcuni dei dipinti realizzati. Come avviene la scelta del soggetto? "La gente mi contatta e di solito mi propone un soggetto da realizzare. Non si può sempre disegnare tutto quello che le persone immaginano e quando è così propongo delle alternative. Come artista mi piace dipingere qualcosa che mi ispira, voglio farlo soprattutto per passione. Per questo mantengo sempre il mio stile. - aggiunge - Mi piace fare disegni stilizzati, con colori caldi e accesi. Non a caso su tela ho sempre scelto soggetti etnici, con volti o paesaggi, però capisco che non a tutti possa piacere. Detto questo sono comunque aperta alle proposte che arrivano però davvero: non è una questione di soldi".

Visto che su Taggia questa esperienza en plein air sta andando bene, pensi di proporre la tua arte anche negli altri comuni? "Ho ricevuto diverse richieste, ad esempio da Sanremo ma ho sempre rifiutato perché non fa parte del progetto che mi sono prefissata. Quando sono arrivata a Taggia nel 2013, non amavo i paesini, adesso, invece, ne apprezzo la tranquillità e posso dire che con il tempo ho imparato ad amarla. Per questo ora voglio fare qualcosa per il paese in cui vivo" - conclude Valeska Cotza.

Stefano Michero

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