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Sport | 07 maggio 2022, 18:02

Chiusavecchia, intitolato il campo sportivo a Piero Natta. Il sindaco Vassallo: "Esempio sportivo e grande uomo" (foto e video)

Sorrisi e tanti aneddoti tra le oltre 150 persone presenti all'evento

Chiusavecchia, intitolato il campo sportivo a Piero Natta. Il sindaco Vassallo: "Esempio sportivo e grande uomo" (foto e video)

Da oggi pomeriggio, si chiamerà 'Piero Natta' il campo sportivo di Chiusavecchia. Intitolato al centrocampista che, tra gli anni '60 e '70, indossò per 203 volte la maglia dell' Imperia

Oltre 150 persone per ricordare Natta e applaudire il taglio del nastro alla presenza della moglie Mery, dei figli e dei nipoti. E con tantissimi ex compagni che hanno rimembrato le gesta di una grande Imperia: da Giordano a Bosca, passando per Ronco, Benedetto, Gittone, Gandolfo e Bencardino (in rappresentanza della società insieme al vice Presidente Fabio Ramoino) così come Ferrua e Acquarone che ne narrarono le gesta, a loro tempo. Il filo conduttore oggi è stato tenuto da Fulvio Damele che ha sottolineato:" Natta era una persona generosa, in campo e fuori. Un mediano di quelli che i 10 non volevano incontrare sulla loro strada perchè non concedeva opportunità. Lascia una grande testimonianza per il futuro sia nello sport che da persona per bene, che è quello che ci fa riunire oggi."

Il microfono è poi passato al 'fratello' (data la forte somiglianza con Natta) 'Milli' Giordano:" Andavamo d'accordo, soprattutto fuori dal campo. Io parlavo tanto, Piero poco ma quando lo faceva mi diceva di tutto." E il velenoso attaccante strappa così una risata a tutti. "Tracciava una linea in campo e diceva "Da qui non si passa". Una volta poi a Casale fece un errore e prendemmo gol, così nell'intervallo Bodi mi disse di andarlo a consolare e io risposi "Ma che parole. Ora entro e faccio due gol!". Nella ripresa, fu così: due tiri, due gol. E a fine partita, Piero mi si avvicinò dicendomi:" Ora andiamo a bere!"
Gli fa eco 'Gigi' Bosca:" Eravamo proprio un bel gruppo. Quel legame fu la nostra forza che ci tiene uniti ancora oggi." E la dimostra la foto della 'grande famiglia neroazzurra riunita'.

Fiumi di aneddoti da ogni bocca: di un calcio che non esiste più, di partite vinte e sconfitte non ancora digerite. E, qua e là, sentire qualcuno dire "Eh, famu in gottu" per chiudere l'album dei ricordi. 
Ne avrebbe tanti da raccontare Carlo Pietrantoni, proveniente da Roma (e dalle giovanili giallorosse), ed ex compagno di Natta al Savona. Ecco il vero numero 10 che per non avere Natta avversario ne divenne grande amico. Un vero funambolo tra la Serie B e la Serie C degli anni 60 e 70, un 'dribblatore folle' come lo chiamavano gli allenatori. Verace e sincero, come i romani sanno essere, che si commuove quando parla dell'ex compagno. 

Prima il saluto del Sindaco di Chiusavecchia Luca Vassallo che festeggia il secondo grande evento della settimana, dopo la riapertura dello sferisterio:" Sarà bello tornare a sentire gli schiamazzi dei ragazzi. Si chiude un cerchio dopo aver inaugurato il parco giochi due anni fa." Le parole dell'Assessore Regionale Alessandro Piana, del rappresentante della Provincia Luigino Dellerba e la benedizione di Don Klaus, introducono al taglio del nastro con la moglie Mery, i figli ed i nipoti di Natta. E poi alla partita tra giovani leve con le maglie di Imperia e Genoa. 

Tutto sotto la festosa e colorata coreografia degli Ultras Imperia che hanno ricordato la bandiera neroazzurra con vessilli, striscioni e fumogeni. In un clima giovale per ricordare una 'Imperia che fu' e che si spera possa tornare presto ad essere grande. 

 

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