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Attualità | 28 marzo 2022, 18:11

Sanremo: da San Martino si alza la voce dei commercianti contro l'insediamento commerciale nel deposito RT, “Siamo baluardo della città”

Oggi la riunione con le associazioni di categoria, si fa largo il nome di Esselunga

L'incontro di oggi tra commerciati e associazioni di categoria

L'incontro di oggi tra commerciati e associazioni di categoria

A poco è servito l’incontro tra il sindaco Biancheri e i rappresentanti del quartiere, a San Martino resta forte la preoccupazione per il destino del deposito Riviera Trasporti.
Secondo i più pessimisti la strada è già ampiamente tracciata: arriverà un colosso del commercio (si fa sempre più concreta l’ipotesi Esselunga) che, di fatto, potrebbe rappresentare l’avvicinarsi della parola ‘fine’ per le tante piccole attività di zona. Altri, invece, pensano che la strada sia ancora lunga e ci siano i margini per un piano B.

Questo pomeriggio i commercianti della zona si sono dati appuntamento per fare fare il punto a pochi giorni dall’ok della giunta alla variante che apre anche all’ipotesi vendita di generi alimentari per una superficie complessiva di 3.500 metri quadrati. Oltre a Flavio Di Malta (circolo Acli), Cristina Laura (rappresentanti dei commercianti) e Fabrizio Lupi (Pro San Martino), hanno preso parte all’incontro con i negozianti anche i referenti cittadini di Confcommercio e Confesercenti.

La preoccupazione del quartiere nasce dal cambio di rotta rispetto a tre anni fa quando si era detto ‘no’ alla vendita di abbigliamento e di generi alimentari. A quel tempo si ipotizzava ancora l’insediamento di una struttura ricettiva. Ora tutto è cambiato e i commercianti della zona temono per il loro futuro.

Vogliamo capire cosa sta cambiando tra il progetto per il deposito RT, Porto Sole con la strada che si voleva aprire, il supermercato all’uscita dell’Aurelia Bis, la rotonda, la destinazione della bocciofila - ha dichiarato Di Malta durante l’incontro - all’incontro con il sindaco ci è stato detto che, a malincuore, dovevano fare la variante e che comunque ci sarebbero stati dei ritorni per il quartiere come la rotonda e i marciapiedi. Noi abbiamo fatto notare come, nel frattempo, ci siano state anche le elezioni regionali con Toti che aveva annunciati un intervento della Regione con l’acquisto dell’area per la realizzazione di una scuola. Era tutto a fini elettorali e nemmeno si è manifestato l’interesse della Regione”.
Molti commercianti di Sanremo ci dicono che sono dalla nostra parte e che non ha senso che quell’area venga utilizzata in quella maniera, siamo un baluardo per tutta la città - ha aggiunto Di Malta - inoltre è un’operazione che non salverebbe Riviera Trasporti”.

Durante la riunione è emersa anche l’ipotesi di un eventuale ricorso al Tar mentre, nell’immediato, associazioni di categoria e negozianti si muoveranno insieme per chiedere un nuovo incontro al sindaco Biancheri. L’opinione comune vede il nuovo insediamento commerciale come un potenziale pericolo non solo per il tessuto commerciale del quartiere, ma per l’intera città.

La scelta è già stata fatta - ha sottolineato Andrea Di Baldassare per Confcommercio - l’operazione desertificherebbe le vie dentro centro e tante famiglie rischierebbero di andare in difficoltà. Non dimentichiamo che qui a San Martino anche i supermercati sono a conduzione famigliare. Nella battaglia contro The Mall i commercianti erano divisi, in questo caso siamo tutti uniti”.

Non si può barattare il lavoro di ognuno di noi per quel progetto - ha aggiunto Domenico Alessi per Confesercenti - verrà desertificate la città e pensiamo ci possano essere delle alternative, soprattutto se questa operazione non salverà la Riviera Trasporti”.

Siamo abituati a combattere fino alla fine e siamo pronti a farlo come con villa Mercede che doveva essere veduta e poi così non è stato - ha poi concluso Di Malta - se la situazione prenderà una certa piega allora saremo ben disposti a dire ‘grazie’ a chi l’ha fatta andare in quella direzione”.

Le prossime tappe vedranno commercianti e associazioni a colloquio con il sindaco, ma non si escludono possibili manifestazioni di protesta o iniziative per smuovere l’opinione pubblica.

Pietro Zampedroni

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