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Attualità | 27 marzo 2022, 07:11

Riva Ligure: la guerra in Ucraina negli occhi dei bambini accolti in Polonia, la testimonianza di Angelo Lanteri (foto e video)

“Dopo aver visto gli sguardi di quei bambini sono tornato con tanta voglia di fare qualcosa in più”.

Riva Ligure: la guerra in Ucraina negli occhi dei bambini accolti in Polonia, la testimonianza di Angelo Lanteri (foto e video)

“Dopo aver visto gli sguardi di quei bambini sono tornato con tanta voglia di fare qualcosa in più”:  questa la testimonianza di Angelo Lanteri, al ritorno da Breslavia, la cittadina polacca dove sono stati consegnati gli aiuti raccolti a Riva Ligure e destinati ai profughi ucraini. Una settimana fa abbiamo documentato la partenza del furgone, guidato da Claudio Cicconetti, con a bordo anche Angelo. Lui è il 29enne di Riva Ligure che grazie al semplice passaparola ha messo in piedi una vera e propria macchina della solidarietà. 

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Com'è andato il viaggio? "Non appena siamo arrivati in Germania, sull'autostrada abbiamo trovato molti convogli di aiuti umanitari. Molti sorpassandoci e vedendo le bandiere che abbiamo attaccato sul cassone del camion, ci suonavano per farci capire il loro supporto. Una volta arrivati a Breslavia abbiamo trovato una città pronta ad accogliere e aiutare chi arriva e ha bisogno e abbiamo percepito anche il nervosismo e il timore che quanto sta accadendo in Ucraina lo possano vivere anche loro nel caso in cui l'esercito russo non si fermi al confine" - racconta Angelo Lanteri. 

Gli aiuti sono giunti a destinazione in poco più di 24 ore. Grazie ad Ewa, il contatto di Angelo nella cittadina polacca, è stato possibile recapitare queste scatole contenti vestiti, generi alimentari, giocattoli, un po' di tutto. Gli aiuti sono stati consegnati in un punto di accoglienza per profughi e in un punto raccolta gestito dalla Croce Rossa polacca. 

"Avevamo con noi anche numerosi giocattoli - spiega Angelo Lanteri - che volevamo donare a una struttura che accogliesse bambini. La Croce Rossa non gestisce direttamente i centri di accoglienza ma a sua volta distribuisce i beni che riceve, in parte sulla città e in parte in Ucraina. Ewa ci ha portato in un centro con 400 persone, tutte donne e bambini, nessuno di loro aveva più di 16 anni. Gli abbiamo lasciato i giochi e ci hanno chiesto se avessimo merendine e biscotti, glieli abbiamo lasciati insieme al latte. Tutto il resto l'abbiamo portato alla Croce Rossa".  

"I bambini sono la fotografia più segnante del dolore e del male che si può subire durante una guerra. - aggiunge - Ho sentito un forte senso di responsabilità come uomo che mi ha fatto interrogare molto. E' vero che è una aggressione ingiustificata quella fatta dall'esercito russo, però noi come uomini e membri di una società ci dobbiamo interrogare fortemente perchè nel 2022 si parli ancora di rischio di Guerra Mondiale e catastrofe nucleare. Attraverso lo sguardo di un bambino che non riesce a comprendere le ragioni economiche che possono esserci dietro a una guerra e se non capisce queste ragioni a livello razionale, sente a livello emotivo le sofferenze che ne derivano". 

Siete stati pochi giorni a Breslavia ma avete avuto modo di entrare in contatto anche con altri profughi? "Nella stazione ferroviaria, arrivano i treni dal confine polacco con le persone in fuga dall'Ucraina. I profughi arrivano al confine dopo giorni di cammino a piedi o 48 ore in autobus senza potersi lavare o accesso ai servizi essenziali. - prosegue Angelo Lanteri - Queste persone arrivano e trovano le associazioni di primo aiuto e lì vedi mamme con i bambini in braccio che aspettano di sapere dove potranno dormire quella notte. E' una immagine cruda di quanto sta accadendo nell'Unione Europea. Ci fa sentire responsabili. Sul territorio ucraino la situazione è ancora più grave. Ieri (23 marzo ndr) sono stati sfollati 3mila profughi da Mariupol che è una città rasa al suolo. Chi riesce a fuggire dall'Ucraina può considerarsi fortunato".

Questa testimonianza e il viaggio fatto in Polonia pongono le basi per un proseguimento della raccolta di aiuti, un secondo viaggio per aiutare gli ucraini in fuga dalla guerra. "Già nel viaggio di ritorno avevamo deciso fare un'altra raccolta da portare a Breslavia,  questa volta direttamente ai centri d'accoglienza. - conferma Angelo che poi dice - Ad oggi i profughi al di fuori dell'Ucraina sono 4 milioni, in 30 giorni di guerra. Sono numeri spaventosi. La maggior parte di profughi sono interni all'Ucraina, quindi quasi 10milioni di persone che hanno lasciato la loro casa ma sono rimasti all'interno del Paese. Il presidente della Croce Rossa Peter Maurer, a Mosca ha chiesto che vengano rispettati gli accordi per i corridoi umanitari perchè ancora tante persone fanno fatica a uscire dall'Ucraina ed è noto che l'esercito russo attacchi anche i convogli umanitari". 

Di che cosa c'è più bisogno per aiutare i profughi ucraini? "Serve soprattutto cibo per bambini, un profugo su due è un bambino. Poi, anche prodotti per l'igiene come spazzolini, dentifricio e sapone. Così come vestiti, per donne e bambini non per uomo e oggetti come carrozzelle e passeggini perchè chi fugge da una guerra non può trasportare queste cose. Noi abbiamo bisogno di queste cose, ne hanno bisogno loro. La prima volta che me l'hanno chiesto ho detto speriamo di riuscire a farlo. Dopo il primo viaggio, ora dico sono sicuro che ci riusciremo. E' solo una questione di quando ma lo faremo". 

Che cosa ti sei portato indietro a Riva Ligure dopo questi giorni a Breslavia? "Mi riporto indietro l'incontro con i bambini e le bambine di questo primo centro d'accoglienza perchè è una cosa che ti tocca e fa ragionare tanto. Fa venire voglia di fare veramente qualcosa, di agire. Sono tornato con una voglia di fare ancora qualcosa in più".  

L'iniziativa di Angelo Lanteri ha riscosso un certo successo. Stanno già arrivando tante nuove donazioni e anche Confcommercio ha voluto mettersi a disposizione dell'iniziativa, chiedendo un aiuto ai propri associati. Ora che anche la seconda raccolta è partita, è tempo dei ringraziamenti di rito per chi si è prodigato fin qui: "E' proprio così ci tengo a ringraziare intanto Fabrizio Garino, della Florelia, l'azienda che ha messo a disposizione il furgone guidato da Claudio a cui va il mio grazie per avermi accompagnato. - sottolinea Angelo Lanteri a margine dell'intervista - Grazie anche ai tanti che ci hanno sostenuto fin qui, don Giovanni, Antonella Dario, Micaela Vigna, Angela Toesca, Federica Amante, Davide Lucà, Cinzia Sessa, Roberta Moriano, Cristiana Gagliardi e Anna Talenti". 

"Dalla prossima settimana torneremo a raccogliere aiuti e donazioni, il martedì, giovedì e sabato, dalle 16 alle 18 presso il Salone delle Opere Parrocchiali di Riva Ligure. Per chiunque avesse bisogno di informazioni e soprattutto anche per chi volesse darci una mano in questa iniziativa, perchè ne abbiamo bisogno, mettiamo a disposizione i nostri numeri di telefono: Angelo 320 807 98 81, Antonella 338 581 33 29 e Michela 392 641 34 68" - conclude Angelo Lanteri.

Stefano Michero

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