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Sport | 06 marzo 2022, 07:00

Imperia calcio, è il Giglio-day: al 'Ciccione' sarà festa per le 274 presenze. Tutti i messaggi da chi lo ha accompagnato al traguardo

Da capitan Ambrosini a Trucco, da Riolfo a Bocchi, da Benedetto alla fidanzata Francesca insieme per applaudire il numero 8 neroazzurro

Imperia calcio, è il Giglio-day: al 'Ciccione' sarà festa per le 274 presenze. Tutti i messaggi da chi lo ha accompagnato al traguardo

E’ il sogno nel cassetto: l’Imperia diventa così il mio scopo di vita “ e oggi le parole di capitan Giuseppe Giglio, risalenti allo scorso settembre, si avvereranno: presenza numero 274 e posto prenotato tra le leggende neroazzurre.  Diventando così il giocatore imperiese con più presenze nei vari campionati dal 1960.

 Un percorso  cominciato proprio contro il Derthona - il 2 settembre 2012, al ‘Coppi’ – e, ancora oggi, proseguito fianco a fianco ad un’ altra leggenda del ‘Ciccione’: Antonio Benedetto, factotum nel dietro le quinte della squadra:” Non ho episodi da raccontare ma una grande amicizia e affetto che mi lega a tutta la famiglia Giglio. Davvero fanno tantissimo per questa società. Beppe si merita tutti gli applausi che riceve ogni domenica.

Storie di calcio e di amicizia. Di quelle che nascono sul campo, crescono nello spogliatoio e diventano indissolubili nella vita di tutti i giorni. E’ fraterno il rapporto con Alessandro Ambrosini ed Alessandro Trucco. ‘Ambro’ che, un paio di stagioni fa, aveva passato la fascia da capitano proprio al braccio sinistro di Giglio:” Fratellino mio, ce l’hai fatta! Uno dei due ha mantenuto la promessa. Sono troppo orgoglioso di te: in un calcio ormai ‘malato’ , hai dimostrato che le BANDIERE ESISTONO. Oltre ad essere un grande giocatore, ti sei dimostrato un grande uomo sempre generoso con tutti e una persona con dei valori. Ti auguro davvero il meglio.” Parole accorate: da Capitano a Capitano.

Ribadite da un altro cuore neroazzurro come Alessandro Trucco:” Per Beppe bisognerebbe ruotare il numero 8 sulla maglia e lasciare il simbolo dell’ ‘infinito’. Partita dopo partita dimostra il suo spessore, da capitano vero.  Il nostro rapporto però va oltre il campo: è un amico sul quale posso fare affidamento.”

A fine stagione, nella palestra a Pontedassio, scorsi un ragazzino che stava facendo 30 kg per parte al bilanciere: era Giglio.” E’ tempo di aneddoti con mister Giancarlo Riolfo, colui che alla PRO Imperia lo fece debuttare tra i grandi:” La perseveranza nel lavoro è la dote che lo ha contraddistinto e fatto arrivare in alto. In pochi sanno che quando andai a Savona, provai a portarlo con me tra i Professionisti ma lui non ha mai voluto lasciare la città. Lo vidi ragazzino e me ne andai che era pronto per stare coi grandi: oggi non posso che fargli i complimenti per il percorso fatto ed il traguardo raggiunto.”

Parola di mister. E se c’è un allenatore col quale il rapporto è diventato speciale, è sicuramente Giambo' Bocchi, altra bandiera neroazzurra sia in campo che in panchina. Il tecnico delle prime ‘100’ presenze di Giglio con la maglia dell' Imperia, festeggiate con una cena di gruppo:” Beppe Giglio merita di raggiungere questo traguardo, più di ogni altro giocatore. Il suo attaccamento alla maglia e alla città è risaputo e in tante occasioni lo ha dimostrato, come la scorsa estate quando rifiutò le offerte di altre squadre per continuare ad indossare la maglia e raggiungere questo traguardo. L’augurio da parte mia è che possa festeggiarlo con una bella vittoria, tanto utile alla classifica dell’Imperia. Grande Beppe, siamo tutti con te!

Ed anche la fidanzata Francesca ha imparato a convivere con l’amore di Giuseppe per l’Imperia: le ha dedicato la sua maglia e, nemmeno ad indovinarlo, hanno chiamato ‘Otto’ il loro simpatico cane.  E’ lei che racconta:” Quando a settembre  mi sono trasferita da lui, mi ha fatto sentire una principessa: tra scarpiere, armadi ha acconsentito a qualsiasi cosa volessi. Ma assolutamente non si deve toccare la sua parete dell’Imperia: lì dove sono appese le sue maglie celebrative e le foto più belle. E’ la parete che tutti devono vedere quando si entra in casa.”

Francesca, papà Salvatore, mamma Lidia e la sorella Erica sono il sostegno più forte del capitano ma, nella festa, Giglio lascerà un po’ di spazio alla nostalgia guardando i gradoni della tribuna. Dove sempre sedeva  la nonna Giovina, insieme alla signora Donatina, che non abbandonava il suo posto fino a che il nipote non andava a salutarla da bordo campo dopo il triplice fischio.

L’ultima parola però spetterà al campo. Le squadre saranno schierate, l’arbitro fischierà intorno alle ore 15 ed il pallone tornerà a rotolare. Come sempre, avulso da qualsiasi storia. E allora toccherà all’Imperia regalarsi la doppia festa.

Alberto Ponte

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