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Attualità | 20 maggio 2021, 16:31

Imperia: l'Isah salva la sua sede acquistandola all'asta, Pugi "Era la cosa giusta da fare"

Si tratta di un immobile di 1.395 mq con prezzo a base d'asta è 1 milione e 200mila euro.

L'Isah si è riuscita ad aggiudicare all'asta pubblica l'immobile messo in vendita dal Comune, salvando così la sua sede in piazza Negri. Rimangono alla fondazione i locali dove vengono erogati trattamenti sanitari di riabilitazione a bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da disabilità psicofisiche e sensoriali e dove sono collocati gli uffici amministrativi di un ente che ha raggiunto negli anni una dimensione più che significativa per la città, occupando oltre 130 persone.

"Quello che provo dopo questa aggiudicazione è un misto di gioia e di commozione per aver potuto garantire per sempre  un luogo sicuro per le cure a l’assistenza ai nostri bambini e ragazzi. - spiega il presidente di Isah Stefano Pugi che aveva ricevuto mandato dal consiglio d'amministrazione della fondazione per presentare un'offerta all'asta pubblica. 

Si tratta di un immobile di 1.395 mq con prezzo a base d'asta è 1 milione e 200mila euro.  "È un grande investimento finanziario, ma sono consapevole che era la cosa giusta da fare. - afferma Pugi - Non posso dimenticare di ringraziare smisuratamente il nostro direttore Luca De Felice e tutti i dipendenti che lavorano e hanno lavorato in ISAH, perché è grazie alla loro professionalità, al loro impegno, alla loro passione e dedizione che oggi la Fondazione ha potuto contare  sulle risorse per un investimento così importante".

"Credo che anche i genitori, familiari e caregiver dei bambini e ragazzi che sono in cura da noi possano essere contenti di avere la certezza che la sede storica dell’ISAH rimarrà per tutta la vita di proprietà di questa fondazione a garanzia di un polo sanitario altamente specializzato  e   patrimonio della Città di Imperia. - prosegue - Per l’occasione è bene ricordare che l’attuale  fondazione è sorta nel lontano 1853 ad Oneglia grazie alla volontà di  Padre Giovanni Battista De Negri dell’ordine dei padri scolopi e  su autorizzazione del re Vittorio Emanuele II che gli conferì il titolo di Regio Istituto Sordomuti".

“L’Istituto fu fondato a spese della maggior parte dei Comuni e delle Opere Pie della Provincia massimamente dalla Città Capoluogo di essa e dalla generosità del Governo e la sua prima sede era in Piazza Ulisse Calvi. Il terremoto del 23 febbraio 1887 che colpì violentemente la zona lesionò la struttura e di li si iniziò a pensare ad una nuova sede. Grazie ad un mutuo a tasso agevolato messo a disposizione dal Governo il Consiglio Comunale si attivò per la scelta del terreno su quale costruire la Nuova sede dell’Istituto".

"Si scelse quello di proprietà dei fratelli Bianchi del fu cavaliere Alessandro in località detto “dietro il Monastero” considerata ideale perché salubre. - ricorda Pugi - Nel  gennaio 1889 venne pubblicato l’avviso d’asta di appalto per la costruzione del Regio Istituto Sordomuti” su progetto dell’Ing. Regnoli. La costruzione dell’intero immobile si concluse  nell’agosto del 1890 da parte della ditta Ambrogio Sommaruga e C. che consegnò le chiavi all’allora Sindaco di Oneglia Dott. Nicolò Berio il quale a sua volta le consegnò immediatamente al Presidente dell’Istituto Bernardo Ghersi. Dopo oltre 168 anni, grazie all’impegno di tanti cittadini Imperiesi e non solo, la storia potrà continuare".

redazione

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