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Attualità | 18 maggio 2021, 12:16

Sanremo: il Casinò apre a giugno o luglio, Battistotti "Con la Liguria 'bianca' il 7 giugno tenere chiusi sarebbe incoerente" (Video)

Il condizionale è ovviamente d’obbligo perché servono conferme dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale e, quindi, dal Governo Draghi, ma il Cda della casa da gioco e la politica matuziana sono al lavoro attraverso i Deputati ponentini a Roma, affinchè questo accada.

Sanremo: il Casinò apre a giugno o luglio, Battistotti "Con la Liguria 'bianca' il 7 giugno tenere chiusi sarebbe incoerente" (Video)

C’è uno spiraglio per il Casinò di Sanremo, per evitare di dover attendere il 1° luglio per poter riaprire le porte dell’azzardo matuziano. Si tratta della zona bianca che, secondo quanto confermato dal Presidente della Regione Giovanni Toti, dovrebbe essere instaurata il 7 giugno in Liguria.

Il condizionale è ovviamente d’obbligo perché servono conferme dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale e, quindi, dal Governo Draghi, ma il Cda della casa da gioco e la politica matuziana sono al lavoro attraverso i Deputati ponentini a Roma, affinchè questo accada. Anche per evitare una chiusura prolungata di un mese, che sarebbe una ulteriore ‘mazzata’ sulle casse del Casinò.

La conferma ci arriva dal Presidente del Cda, Adriano Battistotti: “Tradotto in mancati incassi sarebbero 3,5 milioni che non entrano nelle casse del Casinò e del Comune. Insieme al Sindaco Biancheri stiamo assumendo delle iniziative nei confronti della Regione, per lo spiraglio relativo al 7 giugno, quando è previsto il passaggio della Liguria alla zona bianca, per la quale è previsto solo l’obbligo del distanziamento sociale e dell’obbligo della mascherina. La chiusura del Casinò sarebbe una forte contraddizione tra la zona ‘bianca’ e la ‘casa bianca’ che sarebbe bloccata mentre all’interno vengono rispettati protocolli rigidissimi. Stiamo lavorando con gli Onorevoli di riferimento della zona ed abbiamo previsto anche un incontro con il vice Ministro alla Sanità, Andrea Costa per deporre tutte le ragioni del Casinò”.

Siamo in un momento, tra l’altro, in cui i Casinò vengono comparati con tutte le sale gioco: “In effetti veniamo assimilati per facilità di inquadramento alle sale bingo e scommesse, mentre i Casinò hanno cubature decisamente diverse. Abbiamo calcolato che, all’interno delle nostre sale, ci sono a disposizione di qualsiasi cliente e dipendente ci sono 33mila litri d’aria”.

La disamina dei conti è stata fatta molte volte ma, aprire il 7 giugno o il primo luglio cambierebbe molto, vista la voglia di vacanza ed evasione di tutti: “Solitamente giugno non è un mese di tradizione per il Casinò, però vedendo cosa è successo il 16 giugno, giorno della riapertura dello scorso anno, invertirebbe la tendenza perché oggi dobbiamo ricorrere al credito per far fronte ai nostri impegni mentre, aprire un mese prima ci consentirebbe di attingere direttamente ai nostri proventi”.

Sul piano sanitario, una volta aperto il Casinò per i primi mesi sarà comunque obbligatorio l’uso della mascherina? “Fino a quando non ci sarà un provvedimento nazionale, continueremo a mantenere l’obbligo oltre ai divisori in plexiglass e i vari presidi sanitari. Anche per trasmettere una sensazione di sicurezza”.

Il Casinò vede quindi finalmente la luce in fondo al tunnel? “Ce lo auguriamo ed abbiamo approfittato della chiusura per completare una serie di lavori e metterci alle spalle investimenti programmati. Siamo convinti che, una volta riaperto il Casinò, si torna alla normalità. Tra l’altro, non avendo grandi spese affronteremo un periodo più ‘morbido’ per riprendere e mettere da parte due soldi per le casse comunali”.

Il momento di empasse è stato commentato anche da Massimiliano Moroni, dipendente del Casinò e sindacalista dell’Ugl: “C’è rammarico e delusione perché veniamo vessati come untori e, pur non rientrando nel discorso sanitario, lo scorso anno senza vaccinati, non abbiamo mai avuto mai nessun contagio. E quindi non capiamo perché si debba attendere un mese in più. Sicuramente ci sono anche altre categorie vessate ma rivolgiamo un invito ai lavoratori, affinchè tengano duro per un mese, attendendo che la politica faccia il suo corso. Sapevamo che il 2 giugno era una data buttata lì, ma noi vogliamo più forza da Federgioco che, in questi mesi non si è mai fatta sentire”. Lo scorso anno l’apertura ha portato entusiasmo e clienti e, quindi, aprire il 7 giugno cambierebbe le sorti del Casinò: “I risultati del 2020 sono stati inaspettati e, quindi, invito tutto il Cda di farsi partecipe a qualsiasi iniziativa per la riapertura ma anche la riorganizzazione aziendale, sia per i lavoratori che per i giocatori”.

Carlo Alessi

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