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Attualità | 05 marzo 2021, 14:42

Un calendario contro la violenza di genere realizzato dai detenuti del carcere di Imperia, presentata oggi l'iniziativa (foto e video)

È l'iniziativa della casa circondariale, finanziata da Regione Liguria, tramite la fondazione Carige, presentata questa mattina al circolo Parasio

Un calendario contro la violenza di genere realizzato dai detenuti del carcere di Imperia, presentata oggi l'iniziativa (foto e video)

Un calendario contro la violenza di genere, con disegni e opere realizzati dai detenuti del carcere di Imperia. È l'iniziativa della casa circondariale, finanziata da Regione Liguria, tramite la fondazione Carige, presentata questa mattina al circolo Parasio, alla presenza della presidente del circolo Simona Gazzano, del direttore del carcere Francesco Frontirrè e del vice presidente della fondazione Carige Giacomo Raineri. Il progetto è stato curato dall'insegnante di arte e pittrice Annalisa Fontanin.




Ovviamente il calendario è il prodotto finale di un progetto molto lungo che dura da anni. - ha spiegato Simona Gazzano - È un calendario che viene realizzato tramite un progetto educativo e di assistenza ai carcerati, sia a chi si è macchiato di questo tipo di reato, sia a chi semplicemente è stato coinvolto per una riflessione sul tema.

Il tema è evidente, la violenza di genere, la violenza sulle donne. In una ricorrenza molto vicina che è quella dell’8 marzo, che ricorda oltre al ruolo della donna nella società, anche questo tipo di problema che ha terreno fertile sempre, ogni giorno, purtroppo.

Naturalmente voglio ricordare che è un progetto che è stato finanziato da Regione Liguria, portato avanti dall’Arci e naturalmente tramite il carcere di Imperia, con un progetto educativo e sono stati spinti, i realizzatori di queste opere a riflettere, a instaurare un dialogo interiore con loro stessi e esprimere il tutto con delle realizzazioni artistiche, in modo da toccare le corde più profonde sia dei realizzatori, sia di chi può fruire osservando queste opere.

Io credo che il ruolo della società sia molto importante, perché è una responsabilità collettiva questo fenomeno. La violenza è sempre più dilagante, non è solo una questione di violenza di genere, ma di violenza in generale. Anche l'informazione, secondo me ha la sua responsabilità, in quanto vengono sempre fatti passare dei messaggi come se la violenza fosse qualcosa di momentaneo, di non connaturato, invece è qualcosa di molto radicato e di conseguenza va combattuta dall’interno. Con l’educazione delle nuove generazioni, a instaurare un dialogo e non un silenzio che sfocia in questo tipo di crimini.

L’idea del calendario la trovo particolarmente opportuna perché è come ricordare ogni giorno, con le pagine che vengono sfogliate, l’importanza di questo tipo di riflessione e naturalmente spingere a una società che va verso qualcosa di migliore, va verso qualcosa di più pensato e più ragionato per tutti.

Ringrazio il direttore del Carcere, i realizzatori, la fondazione Carige che tramite Giacomo Raineri, vicepresidente, ha finanziato questo progetto e naturalmente siamo fieri di poterlo presentare qui al Circolo Parasio che è stato volutamente scelto dal direttore come realtà particolarmente radicata nel territorio della comunità portorina".

Si è potuto realizzare – ha dichiarato Frontirrè - grazie alla disponibilità manifestata, dal punto di vista economico, dalla Fondazione Carige al quale va il mio personale ringraziamento, la disponibilità del Circolo Parasio per il supporto che ci ha dato dal punto di vista organizzativo e tutti i collaboratori che sono stati un po’ gli artefici del risultato che abbiamo fatto.

È un lavoro molto ampio, un lavoro di rete, dove vengono coinvolti tutti gli operatori penitenziari, dal volontariato agli esperti di psicologia. Vengono utilizzate anche alcune attività che sono collegate sinergicamente a realizzare un progetto.

Il risultato di questo progetto era una scommessa, per far sì che ci fosse una riflessione su certi comportamenti di carattere violento. Abbiamo voluto indirizzarlo verso la violenza verso le donne perché sta emergendo sempre di più, ma più in generale stiamo notando, nella fascia molto giovanile atteggiamenti e comportamenti che portano a conseguenze di carattere penale per atteggiamenti di violenza, certe volte anche abbinate ad uso di sostanze alcoliche, il cosiddetto 'sballo' che c'era una volta riemerge, e quindi la riflessione su questi comportamenti, su queste abitudini che si vengono a concretizzare, in particolare nei giovani ventenni che in questo momento stiamo vedendo sempre di più accedere agli istituti penitenziari, quantomeno in quello di Imperia”.

La sensibilità di fronte a iniziative di questo genere – ha dichiarato Raineri - c’è sempre stata e continuerà a esserci.Come ho ricordato la violenza sulle donne è un tema che mi ha sempre toccato e mi ha sempre visto in prima linea. Ricordo con orgoglio la realizzazione del primo centro antiviolenza a Imperia, quando ero assessore provinciale. Quando il direttore, durante una iniziativa culturale nella biblioteca civica di Imperia, mi parlò di questa opportunità che accolsi con interesse. Ci siamo incontrati più volte, sino a quando è stata proposto di realizzare di questo calendario.

La Fondazione ha accolto con molto entusiasmo di sostenere questa iniziativa e oggi siamo qui a presentare questo calendario, che può sembrare poca cosa perché siamo bombardati di calendari, ma questo ha molto significato.

Un calendario realizzato attraverso lavori fatti da ospiti della casa circondariale, su iniziativa che ormai dura da anni. È sostenuta da Regione Liguria, realizzata da Arci provinciale, la dottoressa Fontanin, sono tanti i personaggi che ruotano attorno a queste iniziative di rieducazione degli ospiti del carcere.

La realizzazione di questo calendario è una delle iniziative importanti che abbiamo ritenuto di dover sostenere con la Fondazione”.

Francesco Li Noce

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